AVEZZANO – Trasporti pubblici regionali e situazione della Marsica, il consigliere regionale Maurizio Di Nicola interviene sull’argomento e sollecita l’ente ad approvare l’atto che configura i servizi minimi e questo per fare in modo, spiega Di Nicola, che la Tua possa iniziare ad operare a pieno regime.
«La Regione deve proseguire il buon lavoro svolto fino ad oggi in materia di trasporti. Ciò significa portare rapidamente all’esame il documento contenente la definizione dei livelli dei servizi minimi e degli ambiti di traffico del trasporto pubblico locale. La mancata approvazione del provvedimento – afferma Di Nicola – potrebbe innescare un effetto domino tale da mettere a repentaglio l’intera operazione di affidamento in concessione alla Società Unica Abruzzese di Trasporto (TUA) Spa in regime di house providing dei servizi di trasporto, con tutte le ripercussioni negative che da essa ne derivano a partire dal futuro dei lavoratori di T.U.A e dei suoi utenti. Va bene un ulteriore approfondimento con le organizzazioni sindacali, a cui va il mio personale ringraziamento per l’alto senso di responsabilità tenuto sino ad ora, ma senza interrompere o ritardare il percorso che l’Ente Regione ha tracciato per la riorganizzazione dei trasporti. Un percorso che ha allontanato lo spettro del fallimento di ARPA e condotto TUA verso un sostanziale equilibrio economico-finanziario. Questo passaggio – prosegue il consigliere regionale marsicano – , dunque, è cruciale per concludere la fase di riordino, al fine di garantire prospettiva al progetto di trasporto pubblico nella regione tenendo insieme la necessità di equilibrio dei conti delle società ed il diritto alla mobilità dei cittadini, oltre a costituire solide fondamenta per il rilancio degli investimenti a partire dal rinnovo del parco mezzi. Il mio invito – conclude Maurizio Di NIcola – è quello di calendarizzare il provvedimento al più presto e per l’occasone ascoltare le posizioni di tutti i portatori d’interesse, a partire dai rappresentanti delle sigle sindacali del comparto, attraverso le formali forme di audizioni previste dall’ordinamento. In questo modo le esigenze di confronto ben si coniugano con le richieste di accelerazione dell’iter procedimentale».