TRASACCO – Dopo undici mesi volti al rifacimento del tetto della navata centrale, esattamente cento anni dopo la sua costruzione, il primo lotto di lavori è terminato e la Basilica è stata restituita ai cittadini.
Dopo una breve delucidazione sugli interventi effettuati dalla ditta “ArcheoRes”, da parte dell’architetto Maurizio Fosca ai presenti, il parroco don Francesco Grassi ha iniziato le solenni celebrazioni della notte più importante nel calendario delle festività cristiane, alla presenza delle autorità civili e dei numerosi cittadini che hanno partecipato alla messa.
“Questa sera vogliamo ringraziare il Signore – ha dichiarato don Francesco durante l’omelia – per il dono di averci fatto rientrare nella nostra amata, storica Basilica di Trasacco dopo undici mesi di chiusura. Il Natale ce l’ha restituita rivestita di una nuova copertura. Quella copertura che stanotte sembra essere calata dal cielo a terra perché dalle rovine del vecchio tetto sorge la bellezza di una nuova vita”. L’invito del parroco ai cittadini è stato quello di ricostruirsi, così come è stato per la Basilica, “per riscoprire la bellezza di essere nuovi, non perché il vecchio non serva più ma perché da quel vecchio è scaturita una vita nuova”.
Dopo aver ringraziato i tecnici, la ditta “ArcheoRes”, le decoratrici, la Diocesi , la CEI, la Regione e l’Amministrazione comunale, per aver collaborato alla decorazione delle capriate, don Francesco ha augurato a tutti i presenti buon Natale.
Una curiosità. La rappresentazione della Natività è stata ricreata attraverso degli elementi lignei tolti dal tetto ed, in particolare la mangiatoia, è stata realizzata con un pezzo della seconda capriata.