COLLARMELE – “#Rinascimento” è questa la parola d’ordine che accomuna i numerosi progetti di riordino e riqualificazione che l’amministrazione Mostacci, nel comune di Collarmele, sta portando avanti nell’arco del suo mandato.
E proprio all’interno di questa programmazione a più ampio respiro si inserisce la riqualificazione di Piazza dell’Orologio. Costruita dove un tempo sorgevano la piazza e la chiesa del paese, che vennero devastate dal terremoto del 1915, la nuova opera assume ancor di più il significato di “rinascita” nell’immaginario collettivo degli abitanti del paese marsicano.
Il lotto che risultava essere in abbandono, anche da un punto di vista urbanistico, è stato acquisito dal comune attraverso una delibera (in quanto non era di proprietà comunale) per poter iniziare i lavori che dessero nuovo slancio sia alla zona che all’intero paese.
Il progetto della nuova piazza è stato curato dall’ingegner Giovanni Soricone, mentre i lavori, affidati alla ditta Coco Costruzioni, sono diretti dall’ingegner Giovanni Cordischi.
La messa in opera è stata realizzata con un investimento totale di 338 mila euro, di cui 140 mila euro finanziati dal Masterplan regionale ed il restante con fondi propri del comune di Collarmele.
La piazza si presenta ampia e moderna: il rivestimento per la pavimentazione è fatto di pietra italiana, mentre l’anfiteatro è rivestito con pietra lavica. Purtroppo per poterne godere bisognerà aspettare ancora un po’ in quanto i lavori, che sono proceduti in maniera spedita e senza intoppi, sono all’80% circa della messa in opera. Infatti, tempo permettendo, dovranno essere completate la scala d’accesso e le ringhiere in previsione dell’inaugurazione che dovrebbe esserci nella prossima primavera.
Nel frattempo gli abitanti di Collarmele possono continuare a godere di Piazza Primo Maggio che, in occasione delle festività natalizie, ha visto apporre un albero di Natale e un mappamondo fatti completamente di plastica riciclata. Il Centro Anziani del paese ha voluto regalare queste due opere agli abitanti utilizzando ben 15 mila tra bottiglie e tappi di plastica lavorandoli e intagliandoli. Il luminosissimo mappamondo gira con un motore alimentato da pannelli fotovoltaici e si presenta 100% green.