AVEZZANO – Il maltempo sta inginocchiando l’Italia, da Venezia a Matera, numerosi sono i danni causati dall’acqua dovuta al maltempo di queste ore.
A Venezia, intanto, la marea continua a salire. Così gli operai addetti hanno provveduto a rimuovere per motivi di sicurezza le passerelle sopraelevate che da qualche ora costituivano l’unico accesso dei turisti a piazza San Marco. Si attende il picco più alto di piena, che dovrebbe attestarsi sui 160 cm. Poi la marea calerà e i passaggi sospesi verranno ricollocati per favorire il transito di cittadini e visitatori.
Matera è tornata alla normalità dopo l’alluvione che ha colpito la città l’altro ieri. Sul territorio cittadino è rientrata l’allerta meteo. Il Comune segnala danni soltanto alla centrale via Bruno Buozzi: la pavimentazione in basolato è stata divelta dalla furia dell’acqua in alcuni punti, ma i tecnici del Comune sono già al lavoro per ripristinarla. Ci sono stati poi allagamenti nei celeberrimi sassi, in particolare l’acqua è entrata nei locali ipogei nel Sasso Caveoso, nell’area di piazza Vittorio Veneto: danneggiati alcuni negozi di artigianato artistico e i bagni pubblici di piazza Vittorio Veneto. Disagi, inoltre, per la caduta di alberi in diverse zone della città. Squadre di operai sono ancora al lavoro per rimuovere tronchi e detriti dal centro storico e dalle zone nuove, mettendo anche in sicurezza le aree minacciate da rami pericolanti.
In Alto Adige, infine, l’ultimo allarme neve: in Val Martello una slavina si è abbattuta questa mattina nel centro abitato. Alcuni edifici sono stati danneggiati. Al momento vengono evacuate due case.
Il maltempo continua a imperversare anche su tutto l’Abruzzo, creando disagi soprattutto in termini di viabilità, con tratti allagati e asfalto scivoloso: rilevati diversi incidenti nell’aquilano e sulla A24 tra Carsoli e Vicovaro.
Inoltre, le forti raffiche di vento di questa notte hanno accentuato i disagi sulle strade, per via della caduta di diversi rami sulle carreggiate di strade urbane ed extra urbane.
Nella Marsica, a Lecce nei Marsi è esondato il fiume Tavana. Le abbondanti piogge hanno generato un potente flusso d’acqua che ha provocato la fuoriuscita dagli argini riversandosi sulla sede stradale.
A Morino e Grancia, nella parte posteriore che fiancheggia il cimitero, a causa di uno smottamento del terreno, è crollato un muraglione di protezione con la condotta del gas. Ripristinata a tempo di record la viabilità grazie all’intervento di ufficio tecnico, comune, protezione civile di Civitella Roveto e comunità cittadina.
A Luco dei Marsi chiusa al traffico la strada 40, all’altezza della Circonfucense: la strada è stata chiusa perché il rio Carnello è straripato. Non sembrano esserci rallentamenti nella viabilità.
A Civitella Roveto, è sotto stretta osservazione il fiume Liri: infatti, il corso d’acqua, che attraversa la Valle Roveto fino ad arrivare nel frusinate, è in piena ed anche qui c’è il rischio di esondazione.
Le segnalazioni dei danni arrivano anche dalla costa abruzzese. Nel comune di Martinsicuro c’è stata l’erosione del tratto di costa dal centro verso nord (con danni a uno stabilimento balneare) e in quello “Villa rosa sud” (danni a due ”radenti” e 4 stabilimenti balneari).
Ad Alba Adriatica situazione drammatica con l’erosione di un ulteriore tratto di costa a sud della “Bambinopoli”, per circa 900 metri, e il crollo parziale di 7-8 stabilimenti balneari.
A Roseto criticità nel tratto di Cologna Spiaggia dove sono già presenti opere di difesa della costa con un tratto stradale parzialmente interessato da fenomeni erosivi.
A Pineto problemi nel tratto di costa “Pineta Catucci” e a nord. Danni ingenti alla pista ciclabile e al verde pubblico che sono a ridosso di abitazioni private e a cinque stabilimenti balneari.
A Silvi è stato eroso il tratto di costa zona “Villaggio del Fanciullo” – verso Nord, per un’estensione lineare di circa 800 metri. Danni ai canali di scolo esistenti e ad alcuni stabilimenti balneari. Situazione critica anche più a sud.
A Francavilla danni al tratto di costa centrale, compresi alcuni stabilimenti. A Ortona la più colpita è stata “Zona Riccio – Fiume Foro”. Danni ad alcuni tratti della pista ciclabile e ulteriori fenomeni di insabbiamento dello specchio acqueo portuale. A Fossacesia acclarati fenomeni erosivi sulle spiagge con danni ai canali di scolo otturati da cumuli di ghiaia movimentati dalla mareggiata. Anche qui da quantificare l’esatta dimensione dei danni alle strutture balneari.
A Torino di Sangro danni alle barriere frangiflutti nel tratto di costa “Borgata Marina”, ma qui sono stati risparmiati gli stabilimenti balneari. A Casalbordino c’è stata l’erosione ulteriore del tratto di costa “Lungomare Alessandrini” (600 metri con interessamento della viabilità pubblica) e in parte del tratto “Lungomare Bachelet” (coinvolti 2 stabilimenti balneari).
Insomma, anche in Abruzzo, non ci siamo fatti mancare niente delle calamità dovute a questa situazione causata dal maltempo, che più di un bollettino metereologico, sembra che si avvicini molto ad un bollettino di guerra.