AVEZZANO – La serata sembra iniziare un po’ fiacca.
Le sedie sono piene solo per una piccola parte al momento dell’inizio dello spettacolo di reading letterario-teatrale dell’Associazione Proteo. Sembra un peccato, visto che è l’ultima serata entro gli “Eventi Estate 2019” ed anche l’ultimo evento previsto per le celebrazioni dei trent’anni dalla fondazione, avvenuta in quel lontano finire del 1988 con l’inizio della reale attività giusto a settembre 1989.
Inizia, la serata, con “Il Porto sepolto” di Ungaretti (letto dal Presidente) e poi Montale letto da Nicoletta Panei con Le Nubi di color magenta, segue poi Vittoria Di Biase con “Marianna Ucrìa”, alcune pagine che descrivono gli sfondi del romanzo di Dacia Maraini.
Un’altra lirica di Montale sempre con Nicoletta Panei e poi ecco! Lentamente, come viaggiatori sul sendero de Compostela, ecco arrivare via via la gente, quella che è mancata all’appuntamento precedente e alcuni affezionati, quasi “abbonati storici”, che viene a riempire le sedie vuote.
“Bess di Hardwich” risuona nella voce sicura e tranquilla di Vittoria Di Biase e quando parte il duo per “Il finale di Via col Vento”, la platea è praticamente piena.
“Domani è un altro giorno” dice Rossella-Nicoletta ed è così: domani sarà il primo giorno di un nuovo trentennio e un adulto Rhett conclude che se ne infischia…
Applausi spontanei e pieni e arriva ancora qualche altro ritardatario.
Ed è il momento del “Monologo di Don Mariano Arena al capitano Bellodi” del “Giorno della Civetta” di Leonardo Sciascia e poi, nel giorno della ignobile farsa di governo a Roma e mentre Avezzano è affidata ad un Commissario, ecco giungere il “Coro dell’Adelchi” per richiamare alla consapevolezza quel volgo disperso che nome non ha…
“Sembrava diretto a me!” – commenta M.M. “Sicuramente! – gli fa eco P.A. – Oggi è la giornata giusta per un tal richiamo…”
“Mi spiace di aver perso l’inizio, – soggiunge V.F. – ma avete iniziato puntualmente!”
Giunge improvvisamente, a mezzo spettacolo un signore che si avvicina a registrare “Bess di Hardwich” con il suo smartphone avvicinato ad una cassa acustica.
Son le 22,40, lo spettacolo è finito, in quasi cinquanta se ne vanno dopo applausi e qualche commento. “Rossella, l’indomita!” commenta A.R. “Davvero interessante… Peccato che ora sia finito…” – dice infine F.P.
Lo spettacolo ora è davvero finito. Il responsabile degli apparati luce-audio, Filippo Morelli, inizia a smontare. La gente sciama via.
Arrivederci ad un nuovo ciclo. Il Presidente ed il Vice-Presidente si avviano a braccetto lungo il vialone…