di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – L’opposizione consiliare di Avezzano dà una prima energica prova di unità. È stata depositata, infatti, negli uffici preposti, la mozione di sfiducia e revoca dall’incarico della Presidente del Consiglio comunale di Avezzano rea, secondo i consiglieri, di non rappresentare gli interessi di tutti componenti dell’Assise civica (vedi situazione di incompatibilità dell’ex consigliere di Forza Italia Mariano Santomaggio), di non aver comunicato la nota della Prefettura che indicava come si sarebbe dovuto procedere alla surroga dei sei consiglieri erroneamente proclamati eletti (caso Annalisa Cipollone) e di non essere autonoma nelle scelte di gestione del Consiglio bloccando, di fatto, l’Amministrazione della città. Un documento duro che dovrà essere discusso nel prossimo Consiglio comunale, anche questo annunciato e forse convocato ma senza che si sia mai proceduto a convocare la conferenza dei capogruppo. Insomma, secondo l’opposizione, la Presidente del Consiglio sarebbe troppo legata alle necessità del Sindaco e poco a quelle dell’Assise stessa.
Questo il testo integrale della mozione: «I sottoscritti consiglieri del Comune di Avezzano
VISTO il DLgs. 267/2000, lo Statuto della città di Avezzano, il Regolamento del Consiglio Comunale, in particolare l’articolo 31, comma 5, dello Statuto Comunale nella parte in cui stabilisce che il Presidente del Consiglio può essere revocato su proposta motivata e sottoscritta da un terzo dei consiglieri assegnati e approvata con voto segreto dalla maggioranza assoluta dei consiglieri stessi
PREMESSO
• che il Presidente rappresenta l’intero Consiglio Comunale, ne tutela la dignità del ruolo ed assicura l’esercizio delle funzioni allo stesso attribuite dal Testo Unico (articolo 91, comma1, Regolamento del Consiglio Comunale)
• che il Presidente nell’esercizio delle sue funzioni si ispira a criteri di imparzialità intervenendo a difesa delle prerogative del Consiglio e dei singoli consiglieri (articolo 91, comma3, Regolamento del Consiglio Comunale)
CONSIDERATO
a) che l’incarico della dott.ssa Iride Cosimati è da ritenersi illegittimo in quanto la Presidente del Consiglio è stata eletta il 17/07/2017 con 17 voti di consiglieri comunali di cui sei, in applicazione della sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, sono cessati dalla carica e sostituiti da altri sei consiglieri proclamati eletti
b) che la Presidente Iride Cosimati, nell’esercizio delle funzioni di Presidente del Consiglio Comunale, ha reso dichiarazioni inopportune alla stampa sulla questione incompatibilità del dott. Mariano Santomaggio (IL CENTRO del 24/11/2017). In tale occasione la Presidente Cosimati ha sottolineato che la Prefettura ha certificato inequivocabilmente come la problematica (incompatibilità ex art. 63, comma 1, n. 6 del TUEL) sia stata affrontata dal Consiglio Comunale nel modo più corretto possibile, esattamente come prevede la legge, riaffermando la piena legittimità degli atti assunti dal Consiglio e l’esclusiva competenza in materia da parte dello stesso. Dichiarazioni inesatte e inopportune. In verità la prefettura aveva semplicemente ritenuto di non avere alcuna osservazione da fare in quanto ”………la valutazione circa la eventuale sussistenza di cause ostative all’espletamento del mandato elettivo è rimessa alla esclusiva competenza del Consiglio Comunale”. La Presidente Cosimati ha permesso il consolidamento di posizioni irregolari che il Consiglio Comunale non ha rilevato all’atto della convalida del Dr. Mariano Santomaggio (seduta del C.C. n. 54 del 24/08/2017), per motivi di opportunità, per logiche interne alla politica o, semplicemente, perché non in grado di rilevare. Non è in discussione la legittimità dell’esclusiva competenza del Consiglio Comunale a trattare il tema della incompatibilità dei consiglieri comunali (lo prevede la legge dopo la riforma del titolo V della Costituzione) ma l’illegittimità degli atti assunti dal Consiglio è evidente: il Dr. Mariano Santomaggio è stato convalidato e invece era incompatibile perchè legalmente “messo in mora” dall’azienda CAM spa che è una società “dipendente” dal Comune di Avezzano. Esattamente le condizioni richiamate nel sopra citato art. 63, comma 1, n. 6, del TUEL. Così facendo, la Presidente Cosimati ha ATTIRATO SUL CONSIGLIO COMUNALE OMBRE DI ILLEGALITA’ E ILLEGITTIMITA’
c) che in riferimento al Consiglio Comunale del 10/03/2018 (convalida dei sei nuovi consiglieri eletti) la Presidente Iride Cosimati ha omesso di comunicare al Consiglio la Nota 13149 del 9/03/2018 della Prefettura di L’Aquila con la quale il Prefetto, dopo aver precisato che il provvedimento adottato dall’Ufficio Centrale (proclamazione dei nuovi eletti) sulla scorta del giudicato del Giudice Amministrativo fotografa la situazione con riferimento al provvedimento di proclamazione originario senza tenere conto degli eventi relativi alla composizione del Consiglio verificatisi successivamente, ha rimesso alle determinazioni di codesto Ente affinché la composizione del Consiglio medesimo sia resa coerente con la proclamazione degli eletti e con il risultato elettorale. Nulla di tutto questo è stato fatto. Nella trascrizione integrale della seduta consiliare del 10/03/2018 niente è stato detto in merito alla sopracitata Nota Prefettizia che, peraltro, è stata comunicata via mail ai consiglieri comunali in data 21/03/2018 (undici giorni dopo che si è tenuto il Consiglio Comunale)
d) che è stato violato l’articolo 98, comma 3, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale: la Presidente Cosimati Iride non ha provveduto, nei termini, (entro 10 gg successivi alla comunicazione formale della cessazione della carica dei sei consiglieri) alla convocazione della Prima, Seconda e Quarta Commissione Consiliare (oltre la Commissione Speciale per la revisione dello Statuto e dei Regolamenti) per eleggere i nuovi Presidenti tenuto conto che Cipollone Annalisa, Di Stefano Pierluigi, Di Benedetto Mauro e Colucci Chiara sono cessati e non sono più consiglieri comunali. La Presidente Cosimati non ha permesso ai Consiglieri Comunali in carica di amministrare per il bene della città di Avezzano. Il Consiglio Comunale è l’Organo di indirizzo politico, è autonomo nella sua attività e deve essere messo in condizione di lavorare attraverso i propri strumenti, ovverosia le Commissioni. Queste ultime sono di competenza dei Consiglieri Comunali e non possono essere condizionate dall’opportunismo politico del Sindaco (alla ricerca di una nuova maggioranza) e dal Presidente del Consiglio (complice per la sua inerzia). E’ evidente, allora, la totale subalternità del Consiglio Comunale alle tempistiche del Sindaco, che con atteggiamento autoritario e accentratore gestisce e coordina anche aspetti di Organi non di sua competenza con il rischio di compromettere irrimediabilmente il buon funzionamento e lo svolgimento dell’attività del Consiglio. In particolare, il Presidente del Consiglio Comunale con i suoi ripetuti comportamenti di parte, contravviene palesemente ai principi contenuti in premessa e sanciti dallo Statuto e dal Regolamento del Consiglio Comunale, eludendo ripetutamente il suo ruolo istituzionale. Ed infatti dal 22/02/2018 (sentenza del Consiglio di Stato) sono passati oltre 40 giorni e si è andati avanti solo per proclami, incontri e telefonate del Sindaco (evidentemente in attesa di eventuali passaggi) e la Presidente Cosimati, in sfregio al Regolamento, ha fermato l’attività del Consiglio Comunale
e) che quindi la Presidente Cosimati ha violato l’articolo 97 della Costituzione in quanto con il proprio comportamento ha dimostrato attenzione solo alle ragioni della politica che spesso non si sposano con quelle della buona amministrazione, della quale sono elemento essenziale l’imparzialità e il buon andamento
RITENUTO
che il comportamento, di parte, del Presidente del Consiglio nella persona della sig.ra Iride Cosimati, oltre ad essere inadatto ad una gestione corretta delle sedute consiliari e delle Commissioni non è conforme ai compiti istituzionali a cui è stata chiamata ad assolvere in qualità di garante dell’assise cittadina,
VISTO
tutto quanto sopra considerato e rilevato, i sottoscritti consiglieri comunali ritengono non vi siano le condizioni affinchè la sig.ra Iride Cosimati possa continuare a ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio Comunale di Avezzano, poiché gli atteggiamenti ad oggi tenuti non sono stati in grado di garantire concretamente la tutela ed il rispetto della componente consiliare nel suo insieme e garantire un sereno svolgimento delle sedute e delle Commissioni in osservanza del Regolamento Comunale vigente. Pertanto, nell’esprimere il proprio dissenso nei confronti di un operato che viola palesemente il dovere di imparzialità a cui era tenuta, i sottoscritti consiglieri comunali
CHIEDONO
“MOZIONE DI SFIDUCIA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE IRIDE COSIMATI – REVOCA INCARICO PRESIDENTE CONSIGLIO COMUNALE”, con iscrizione all’ordine del giorno e con votazione nelle forme previste dal Regolamento Comunale.
Si chiede l’applicazione dell’articolo 77, comma 2, del Regolamento del Consiglio Comunale. Avezzano 05/04/2018
I Consiglieri Comunali
Di Pangrazio Giovanni (Io sto con Avezzano); Carpineta Cristian (Avezzano Giovane); Luccitti Giovanni (Abruzzo Civico); Tudico Gabriele (Io sto con Avezzano); Verdecchia Roberto (PD); Di Berardino Domenico (PD); Di Stefano Sonia (Io sto con Avezzano); Boccia Ferdinando (Abruzzo al Centro); Gallese Gianfranco (Per Avezzano); Eligi Francesco (Movimento 5 Stelle)».
«La Presidente Cosimati – ci ha detto l’ex Sindaco di Avezzano Gianni di Pangrazio – ha in questi mesi proceduto assecondando sempre i desiderata del Sindaco incappando in alcuni gravi errori. Ma quello che più ci ha fatto riflettere e ci ha convinti ad arrivare a questo atto, riguarda le lunghe pause fra un Consiglio e un altro. Ora è più di un mese che non si riunisce l’Assise Civica – ribadisce Di Pangrazio – e questo va a totale danno dei cittadini, dell’amministrazione della città e soprattutto di un progetto che abbia a cura Avezzano e non certo gli interessi di una parte o del sindaco stesso. Sono motivi che abbiamo documentato e chiarito nei dettagli – conclude Di Pangrazio – e chiediamo che venga eletto un nuovo Presidente garante della posizione di tutti i componenti del Consiglio Comunale di Avezzano».
«La motivazione che mi ha portato a sostenere la sfiducia alla Presidente Cosimati – ci ha dichiarato Francesco Eligi del Movimento 5 Stelle – , oltre le già note carenze comunicative, che mi vedono il dover sapere di alcune decisioni prese da lei e dalla maggioranza (in camera charitatis) solamente a cose fatte, e per di più da soggetti terzi, fonda principalmente sulla mancata comunicazione a tutto il Consiglio della ormai famosa lettera del Prefetto, tenuta in un cassetto e, purtroppo anche questa ottenuta solo grazie al lavoro della stampa locale. Così facendo, la Presidente ha, a mio avviso, perso quel ruolo di terzietà e di garanzia che le era stato affidato».
Quisquilie? Pinzellacchere? Perdite di tempo? E, scusateci ma abbiamo i nostri motivi per usare il termine che segue non esattamente da galateo e da Accademia della Crusca ma chi deve capirà, “Fregnacce”?