AVEZZANO – Violenze, minacce, stalking e maltrattamenti, sono questi i reati che sono costati cari ad alcuni avezzanesi e residenti ad Avezzano e nella Marsica che, in questi ultimi giorni, sono stati arrestati o colpiti da misure cautelari e di prevenzione.
Tutti provvedimenti emanati dall’Autorità Giudiziaria a seguito di indagini della Polizia di Avezzano che, nelle ultime 48 ore, ne ha anche curato esecuzione.
Nella mattinata odierna il personale della Squadra Anticrimine del Commissariato P.S. di Avezzano ha dato esecuzione ad un ordine di espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso nei confronti di B.M., 44 anni, di etnia rom, residente ad Avezzano, dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di L’Aquila. L’uomo, con numerosi precedenti per reati contro il patrimonio e contro la persona, nonché violazioni della normativa sugli stupefacenti, è stato riconosciuto colpevole del reato di violenza e minaccia in concorso, con l’aggravante della recidiva. Nei giorni scorsi, inoltre, sono state eseguite diverse misure cautelari, riguardanti anche reati di maltrattamenti in famiglia.
In particolare è stato tratto in arresto C.D.C., 39 anni, avezzanese, pregiudicato, che, a seguito di un episodio di violenza di cui si era reso responsabile pochi giorni addietro, con decreto emesso dall’Ufficio di Sorveglianza di L’Aquila, si è vista sospesa la misura alternativa alla detenzione dell’Affidamento in prova ai Servizi Sociali, a cui era già sottoposto. L’uomo, che per le prescrizioni della misura alternativa non poteva rincasare oltre le ore 18, era rientrato nel suo appartamento verso le 23, in evidente stato di alterazione da sostanze psicotrope, e, dopo essersi fatto aprire l’appartamento dalla sorella, abitante nello stesso condominio, aveva cominciato a lanciare le fioriere in terracotta dal proprio balcone, rompendo la pensilina condominiale e costringendo i familiari a ripararsi sotto il porticato, fino all’arrivo della Volante.
Invece nei confronti di P.D.M., 49 anni, avezzanese, pregiudicato, è stata eseguita la misura cautelare degli arresti domiciliari, applicata all’uomo a seguito della violazione del divieto di avvicinamento nei confronti della moglie, vittima di maltrattamenti in famiglia, notificatogli pochi giorni prima. L’uomo, nonostante la separazione in atto ed il divieto di avvicinamento aveva continuato ad avvicinarsi alla donna, controllandone i movimenti, molestandola e ingiuriandola presso i negozi da lei frequentati, facendole temere per la sua incolumità, oltre che contravvenendo alla misura cautelare già in essere.
Ad un cittadino marocchino, M.M., 41 anni residente a Luco dei Marsi, invece, è stato notificato un divieto di avvicinamento ad una sua connazionale, ed al figlio di lei. L’uomo, al termine di una breve relazione avuta con la vittima circa due anni fa, aveva iniziato a molestarla, controllandone quotidianamente gli spostamenti, aggredendola fisicamente anche in presenza del figlio minore e minacciandola di uccidere lei e suo figlio, o di rapire quest’ultimo. In una occasione si è persino introdotto nell’abitazione della donna, usandole violenza sessuale.
Un duplice provvedimento è stato infine eseguito nei confronti di B.P., 32 anni avezzanese, a cui sono stati notificati un divieto di avvicinamento alla parte offesa e l’Ammonimento del Questore di L’Aquila. L’uomo da diversi mesi, con cadenza quasi settimanale, picchiava la convivente, causandole traumi a fratture; un’escalation che ha trovato fine solo dopo che la donna, a seguito di un trauma cranico e della frattura del malleolo, è ricorsa alle cure del Pronto Soccorso, ed ha deciso di denunciare la condotta dell’uomo, che in un primo tempo aveva tenuto nascosta anche ai suoi familiari, insospettiti dai suoi numerosi lividi, segni evidenti delle reiterate percosse e lesioni personali.