AVEZZANO – Annosa questione Gielle e Comune di Avezzano, il Consigliere Roberto Verdecchia interroga l’Amministrazione di Avezzano. Il quid centrale è sapere se la Giunta e gli amministratori hanno o meno intenzione di andare avanti a recuperare il milione di euro indebitamente versato in favore della società avezzanese. Un quesito, come dire, più che legittimo.
L’interpellanza-interrogazione è già stata depositata negli uffici del Consiglio comunale e dovrà avere risposta almeno entro la prossima seduta dell’Assise civica.
«In relazione alla più che nota vicenda giudiziaria instaurata nel lontano 1986 tra la società “Gielle s.a.s.” ed il Comune di Avezzano- scrive Verdecchia -, per cui è stata emessa sentenza n.100/2009 del Tribunale Civile di Avezzano, confermata con aggravio di spese a carico dell’Amministrazione dalla sentenza n. 344/2013 della Corte d’Appello di L’Aquila, entrambe oggetto di annullamento senza rinvio dalla sentenza n. 3542/2017 della III Sez. Civile della Suprema Corte di Cassazione, che ha dichiarato inammissibili le domande proposte dalla “Gielle s.a.s.” e quelle “del Comune di Avezzano” in merito alla restituzione degli importi pagati dalla pubblica Amministrazione; considerato che in data 17 maggio 2013 la “Gielle s.a.s.” (società in liquidazione) a mezzo dei propri difensori Avv. Elisabetta DE TOLLIS, Avv. Alessandro GIFFI e Prof. Bruno CAPPONI ( quest’ultimo anche difensore del Comune di Avezzano avverso il ricorso al Tar ed al Consiglio di Stato in relazione alla vicenda della c.d. “anatra zoppa” in aperta violazione al codice deontologico), in relazione alle prime due sentenze sopra riportate, notificava regolare atto di precetto per € 949.355,70, somma che ad ogni buon conto veniva successivamente pignorata presso la tesoreria del Comune di Avezzano, con richiesta di accredito su idoneo c/c presso l’allora istituto di credito “BANCA DELL’ADRIATICO s.p.a.”;la società in liquidazione “Gielle s.a.s.”, a seguito della sentenza della suprema Corte di Cassazione III sezione n. 3542/2017, anche in relazione alla successiva lettera di messa in mora del Comune di Avezzano del 19 giugno 2017, non ottemperava a tale invito, per cui rimaneva morosa per le appropriazioni di somme non dovute a nessun titolo oggi, e ciò in ragione delle richiamate sentenze, ed in modo particolare della sentenza n. 3542/2017 nonché della successiva n. 7795/2018 sempre della III Sez. Civile della Suprema Corte di Cassazione, con la quale, in via definitiva la Suprema Corte rigettava l’azione di revocazione della precedente sentenza (n. 3542/2017) proposta dalla Gielle s.a.s.; a seguito della sentenza della Suprema Corte n. 3542/2017 del 10.02.2017 si evince che la domanda di restituzione degli importi pagati da parte del Comune non veniva accolta, perché ritenuta inammissibile; si è appreso dai preposti uffici che con atto di ricorso sommario ex art. 702 bis c.p.c. in data 19.01.2018 l’ufficio legale del Comune di Avezzano ha proposto regolare ricorso per la restituzione delle somme della sentenza di cui sopra, per cui è fissata udienza per ottenere la restituzione delle somme, e ciò più precisamente per € 1.014.336,80, di cui € 949.355,70 indebitamente introitati dalla Gielle s.a.s., ed € 64.981,10 a titolo di spese legale, e ciò per tutte le fasi e gradi dei giudizi. A fronte di tale situazione si chiede di voler rispondere per oralmente al Consiglio Comunale circa i seguenti quesiti, stante gli importi da recuperare e la delicatezza della situazione che il caso impone: se vi è concreto interesse di procedere, da parte dell’Amministrazione Comunale, al ristoro dell’intera somma, sia in relazione a quella liquidata per i presunti danni a favore della “Gielle s.a.s.” società in liquidazione pari ad euro 949.355,70 e sia nei confronti dei professionisti che si sono visti ricevere la somma di euro 64.981,10 a titolo di spese legali e se si con quali modalità; se, in caso di risposta negativa da parte dei c.d. “debitori”, oltre la formale messa in mora degli stessi ed all’esito dell’udienza di comparizione a seguito del ricorso sommario ex art. 702 c.p.c., l’Amministrazione sta valutando di porre in essere ulteriori accorgimenti a tutela dell’interesse pubblico e quali essi siamo; come mai dopo la lettera di messa in mora del 1.6.2017 prot. n. 28424 nei confronti della Gielle s.a.s. nulla più v’è stato sino al ricorso sommario del 19.1.2018 da parte dell’attuale Amministrazione visto che – conclude l’interrogazione – la sentenza della Suprema Corte di Cassazione sez. terza n. 3542/17 era stata pubblicata in data 10.2.2017 ed in pari periodo comunicata all’Amministrazione».
In sintesi, Verdecchia chiede se,a conclusione di questo tortuoso e contraddittorio iter giudiziario, conclusosi, in sostanza, in favore del Comune di Avezzano, se l’Amministrazione De Angelis intende dare seguito alla richiesta di restituzione delle somme indebitamente percepite dalla Gielle Sas, anche in considerazione dell’azione legale in corso presso il Tribunale di Avezzano. Questo perché, a parte un atto dovuto, regolarmente eseguito dall’ufficio legale del Comune, null’altro ne è seguito se non, e qui si innescano i dubbi del consigliere Pd, un rapporto con illegale che difende gli interessi della Gielle e con un avvocato che, peraltro, è parte in causa in quanto coinvolto, come erede, nella questione della Gielle stessa. Noi aggiungiamo che un milione di euro alle case di qualsivoglia Comune italiano non sono assolutamente male accette.