AVEZZANO – A giorni lo dovremmo udire, forzatamente, l’urlo del T-Rex della zona nord di Avezzano. Stando agli annunci, specialità dell’Amministrazione comunale di Avezzano sfiduciata dal Consiglio solo un mese fa, a metà mese dovrebbe aprire il parco giochi con i dinosauri e il coccodrillo.
Noi siamo andati, non abbiamo retto alla curiosità, d’altronde siamo dei ragazzacci impertinenti come qualcuno voleva far intendere mesi fa, e abbiamo deciso di offrirvi l’anteprima.
Innanzitutto ridimensioniamo il tutto. Se qualcuno aveva pensato che fosse arrivato Gardaland o Mirabilandia ad Avezzano, beh, resterà molto deluso. Il parco giochi è un giardinetto dove troneggia, anche un po’ fuori misura, questo T-Rex che ci allieterà le giornate, almeno per una decina di ore, col suo urlo. Poi ci sono un piccolo coccodrillo, un ovetto di coccodrillo che si apre per far uscire un coccodrillino e un dinosaurino. Per resto qualche aiuoletta, panchine e il preesistente chioschetto.
Tutto questo per una spesa, T-Rex e compagni bontà sua li ha tutti donati l’imprenditore Berto Savina senza donatori… anonimi, di oltre 100mila euro, che preciseremo meglio poco avanti, per realizzare l’infrastruttura. Infrastruttura che, peraltro, non prevede alcuna soluzione inclusiva per bambini diversamente abili o con problemi di ogni genere. Insomma, un giardinetto pubblico, in buona sostanza.
E andiamo “à l’argent”. Come detto il T-Rex e i suoi compagni sono doni dell’imprenditore avezzanese Berto Savina, mentre il resto l’ha dovuto fare l’Amministrazione comunale. Quanto è costato tutto ciò: 107.112,54 euro di debito fuori bilancio, ovvero di investimenti che il Comune di Avezzano ha fatto ma che non erano previsti nel bilancio comunale. Per far sì che si potesse procedere, quindi, l’ex sindaco portò in bilancio una variazione di bilancio “una e trina”, mettendo insieme la conclusione dei lavori di appiattimento del giardino del castello Orsini, la conclusione dei lavori di adeguamento e ristrutturazione delle scuole e quindi il giardinetto del T-Rex. Insomma, cenere e panni sporchi tutto insieme. E poiché in quel periodo, siamo a marzo scorso, la maggioranza già traballava fortemente, accadde che questa variazione di bilancio non fu votata. Il consigliere Roberto Verdecchia, ex assessore all’ambiente con la giunta Di Pangrazio, spiegò, per suo conto e per quello dell’opposizione, che mai avrebbero consentito l’approvazione di una simile delibera. I fatti poi sono noti. Il passaggio dei quattro consiglieri di Responsabilità Civica all’opposizione e poi lo scontro finale con il Consiglio dell’8 giugno 2019 che portò alla detronizzazione dell’ex sindaco.
In quel Consiglio, però, accadde anche un’altra cosa. La minoranza divenne maggioranza e, poiché erano stati portati in Consiglio il Bilancio e questa delibera di riconoscimento dei debiti fuori bilancio, la nuova maggioranza spacchettò la delibera stessa, approvò, come giusto, il riconoscimento per completare i lavori alle scuole, bocciando quelli per il T-Rex e la desertificazione del castello Orsini e ovviamente lo stesso bilancio.
In sostanza la spesa, al momento, non è coperta e sarà il Commissario a dover prendere una decisione, ovvero se affrontare il debito fuori bilancio oppure se indicare una responsabilità in carico all’assessore di riferimento dell’epoca e al dirigente incaricato. Noi confidiamo molto nella serietà e nell’alta professionalità del buon Commissario prefettizio, Mauro Passerotti e siamo certi che si muoverà secondo legge e secondo buon senso. Ci chiediamo, però, se proprio, se fosse ancora possibile almeno modificare o ampliare il progetto e iniziare a riparlare del giardino inclusivo in modo da tenere presenti, per una volta, anche i diritti di quei bambini che altrimenti bambini come gli altri non potranno sentirsi mai? Al T-Rex on dispiacerà di certo. E anche agli avezzanesi. “En… Attendant!”