AVEZZANO – Non riaprire piazza Risorgimento al traffico automobilistico, si rovina la nuova pavimentazione. Lo afferma il Wwf Abruzzo Montano in una lettera, che alleghiamo al pezzo, e in un comunicato alla stampa, indirizzata al Commissario Prefettizio, Mauro Passerotti.
Questa la nota stampa del Wwf Abruzzo Montano presieduto da Antonello Santilli: «Il WWF Abruzzo Montano comunica di aver scritto al Commissario Prefettizio dott. Passerotti in merito alla vicenda del restyling di Piazza Risorgimento, e alla querelle riguardante la riapertura della piazza al traffico veicolare.
Il WWF ha chiesto un incontro urgente al Commissario, manifestando fin da subito la propria contrarietà all’ipotesi di riaprire il centro alle automobili. La città di Avezzano già 10 anni fa ha formalmente stabilito con la Delibera di GC n. 180/2009 l’istituzione di un’isola pedonale permanente, peraltro prevista dallo strumento urbanistico generale. Tre sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale e del Consiglio di Stato hanno ribadito l’obbligatorietà dell’istituzione dell’isola pedonale e attendono solo di essere attuate, come da preciso obbligo del Comune.
Il recente progetto di ristrutturazione soddisfa, almeno in parte, il bisogno di pedonalizzazione del centro, e di diminuzione delle emissioni inquinanti, fermo restando che anche altre zone dovrebbero essere pedonalizzate, ed è stato già apprezzato da gran parte della cittadinanza. Sarebbe del tutto irragionevole e contra legem riaprire il centro alle automobili, frustrando le legittime aspettative della popolazione, il bisogno di mobilità sostenibile e ponendo anche a serio rischio la pregiata pavimentazione recentemente installata, che può essere tutelata solo vietando il traffico veicolare.Il centro cittadino non potrà che trarre nuova linfa da una rivitalizzazione mediante la pedonalizzazione.
Il WWF confida di poter discorrere di tali tematiche con il Commissario, di poter parlare anche dell’attuazione delle sentenze del Giudice Amministrativo, e ritiene che il 25 luglio non vi dovrà essere alcuna riapertura alle automobili. – Il Consiglio Direttivo del WWF Abruzzo Montano».
Insomma, in centro si rovina la pavimentazione, a piazza Torlonia vialetti e prati sono inavvicinabili a meno che non si abbiano scarpette per la danza classica, i parchi vietati ai cani, per fare manifestazioni in questi luoghi sembra ci voglia la dispensa papale. Agli avezzanesi, insomma, la città, la loro città, sta diventando off-limits.
E allora ci sia consentita qualche brevissima notazione. Che una chiusura così vasta del centro sia dannosa per il commercio lo dimostrano i fatti e le proteste di questi ultimi 23 mesi dei commercianti con l’Amministrazione appena sfiduciata. Così come la necessità di riportare il mercato settimanale in centro e, quindi, evitare ulteriori intasamenti, sempre al fine di rivitalizzare la città e dare respiro alle sue attività commerciali. Quindi, eventualmente, sarebbe da trovare, con molta attenzione e competenza, senza tifoserie, una giusta soluzione che soddisfi le esigenze del passeggio e di chi in centro invece ci lavora e ci abita.
Poi ci chiediamo dove fosse il Wwf Abruzzo Montano quando l’Amministrazione appena sfiduciata ha tagliato piante a raffica, dietro al Castello Orsini, in centro e in altre zone e , letterina a parte, quando si è trattato, e la querelle non è ancora conclusa fra l’altro, di radere al suolo le piante in Piazza del Mercato (per far posto ad una meravigliosa struttura di metallo e plexiglas) difese solo dai cittadini? Che forse siano diventati più importanti per una città 200 metri di pavimentazione a pietra piuttosto che qualche centinaio di piante?
Infine ricordiamo al Wwf Abruzzo Montano che, se la memoria non ci fa difetto, la sentenza richiamata del Tar, che peraltro risale alla fine del secondo mandato dell’ex Sindaco di Avezzano Antonello Floris, riguardava la chiusura e pedonalizzazione di un tratto di Corso della Libertà, precisamente da via Corradini a via Bagnoli, se non erriamo, e comunque non di tutta l’area di piazza Risorgimento. Questo per riportare i termini esatti della discussione.
Resta il fatto che la città è di tutti e deve prevedere in essa comprese e rispettate, per quanto possibile, le esigenze ed i diritti di tutti. Ci auguriamo, di qui in avanti, di non dover pensare di uscire a fare una passeggiata in questa… cristalleria muniti di “pattine” e, data l’assoluta mancanza di zone ombreggianti, di turbanti anti-insolazione.