di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – L’Udc ha scelto. Entrerà in maggioranza ma solo in accordo con la coalizione Di Pangrazio. Il vertice serale del partito dello scudo si è tenuto, fra le 18 e le 21, ed ha portato ad una decisione che pubblicheremo integralmente e in foto. Documento di una pagina e mezza che sarebbe stato votato all’unanimità dei presenti che non sarebbero stati tutti quelli previsti. L’Udc, in sostanza, dice che De Angelis ha sbagliato nella fase precedente fino alle dimissioni ritardate e alle consultazioni un po’ troppo allungate ma che potrebbe entrare in maggioranza per evitare il commissariamento ma solo se si riallarga il confronto a tutte le parti in Consiglio e senza pregiudiziali per alcuno. Il tutto, facciamo notare noi, all’indomani dello scambio delle cortesi missive intervenute fra i due.
Ma passiamo al testo. Questo il documento diffuso stamane dall’Udc:
«Come noto, sabato scorso il Primo Cittadino ha convocato la delegazione dell’UDC presso il palazzo Comunale per le consultazioni del caso sulle questioni che investono le sorti dell’Amministrazione. A seguito di tale appello, il Segretario Cittadino UDC Avv. Leonardo ROSA ha provveduto alla convocazione del Comitato UDC che si è riunito ieri sera martedì ore 19,00 presso la locale sede per un compiuto confronto sugli argomenti di indirizzo chiamato ad esprimere, con le ovvie difficoltà connesse anche alla ristrettezza dei tempi rispetto ai quali il Sindaco ha ritenuto di promuovere le consultazioni. La decisione del Consiglio di Stato è stata resa nota nella giornata del 19.2.2018 mentre le dimissioni del Sindaco sono avvenute solo il 7.3.2018 procrastinando la convocazione della nostra forza politica solo sabato 17.3.2018, rispetto al termine ultimo del 26.3.2018 per l’eventuale ritiro delle rassegnate dimissioni. Ovviamente le riflessioni che tale atteggiamento ha generato in molti osservatori devono ritenersi tutte legittime: coerenza rispetto a quello sempre detto (quindi dimissioni e basta), difficoltà a gestire la propria forza politica (forte di ideologia ma forse non altrettanto forte di pragmatismo), eventuale imposizione esterna della decisione che hanno portato al repentino cambio di rotta (etc.). In tutto questo l’UDC è rimasta spettatrice silenziosa ma attenta a raccogliere i diversi umori che nel frattempo la Città di Avezzano esprimeva dinanzi alla calibrazione dei nuovi assetti di governo siccome sentenziati dalla magistratura. Ad ogni modo rifuggendo le logiche del sospetto e prendendo per valida la proposta del Primo Cittadino, l’organo consultivo dell’UDC nella serata di ieri sera all’unanimità ha stabilito di assumersi realmente quella responsabilità che nell’ultimo Consiglio Comunale veniva dichiarata da tutti i nuovi eletti, rifuggendo logiche di protagonismo egoistico, con richiesta al Sindaco di allargare il tavolo della discussione anche agli altri gruppi politici oggi rimasti estranei, in modo tale da ottenere una stabilità di governo assicurata da equilibrata condivisione degli obiettivi programmatici che l’azione amministrativa è chiamata e realizzare, anche in tempi celeri, proprio per recuperare l’annualità oramai trascorsa. Non è giusto e non è corretto che le sorti della Città rimangano imprigionate nelle dinamiche dialettiche tra due interlocutori di contrapposti schieramenti le cui sorti sono state reciprocamente superate dall’evolversi dei tempi. È ora che ognuno faccia un passo indietro onde consentire una modalità di confronto effettiva che possa realmente scongiurare l’epilogo di un Commissariamento. Il Commissariamento non può e non deve essere assunto da nessuno come presupposto per condurre ad una riconciliazione sociale, ma deve essere considerato come elemento altamente pregiudizievole per il bene comune, tale da indurre a superare i limiti delle logiche di posizione, imponendo ad ognuno l’impegno di riprogrammare i propri assetti in vista di una situazione che, sebbene straordinaria, può senza dubbio essere affrontata con equilibrio, rimettendo con buon senso al centro della discussione gli obiettivi strategici della Città e delle realtà territoriali limitrofe marsicane. Problematiche come il Tribunale di Avezzano, il nuovo Ospedale, la situazione del CAM etc. non possono certamente essere affrontate con quella ordinarietà di contegni da parte del Commissario Prefettizio. In questo senso il Comitato UDC, raccogliendo le istanze sopra indicate, all’unanimità ha dichiarato la propria disponibilità all’invito rivolto dal Primo Cittadino affinché tutte le parti (Sindaco, Consiglieri tutti e rappresentanti di coalizione) possano collaborare per la ripresa di una rapida azione di governo, onde garantire la partecipazione anche di quella forza politica che rappresenta all’interno del Consiglio Comunale una cospicua parte di popolo, le cui istanze certamente non possono essere trascurate nell’ambito di una corretta ed equilibrata dialettica amministrativa, il tutto a vantaggio di una sola posizione politica. Il Segretario Udc – Avv. Leonardo Rosa».
In poche parole, superando la contorta forma del politichese, l’Udc si dice disposta ad allargare la maggioranza di De Angelis per favorire la nascita di un governo cittadino che eviti un lungo commissariamento. Le condizioni poste però sono: un programma condiviso, quindi rivisto rispetto a quello originario della coalizione del Sindaco, la rimozione della pregiudiziale posta dal Sindaco su Di Pangrazio e il necessario ingresso in maggioranza anche dei consiglieri della coalizione che ha avuto la maggioranza alle elezioni e confermata dal Consiglio di Stato. Il fuso ritorna nelle mani dei due principali contendenti. De Angelis accetterà la coalizione Di Pangrazio e non i singoli consiglieri? Di Pangrazio sarà disposto a sostenere questo sindaco?