AVEZZANO – Siamo ormai prossimi alla Elezioni Europee 2019; evento di fondamentale importanza politica, economica e finanziaria per lo specifico periodo storico che l’Europa sta vivendo. È evidente che queste elezioni stanno influendo, in qualche maniera in modo determinante, anche sul versante di politica interna, nel quale, per ironia della sorte e per ammissibili contraddizioni, le due forze di governo si sono ritrovate a vivere la competizione da avversari. Una “partita a sfinimento”, potremmo definirla, che in tutta onestà ha stancato gran parte dell’elettorato nazionale abituato ormai a seguire dibattiti e schermaglie in TV, che mettono in evidenza soltanto lo scopo “dialettico” dell’attacco e della difesa del momento.
Per questi motivi, è per noi importante informare brevemente in quanto segue alcuni punti fondamentali sul Parlamento Europeo e e sui suoi compiti.
LA SEDE DEL PARLAMENTO EUROPEO – Risale all’anno 1992 il Trattato sull’Ue col quale vennero stabilite le sedi ufficiali delle Istituzioni europee. A tal proposito vennero sancite tre sedi distinte con diverse competenze. La sede ufficiale del Parlamento si trova a Strasburgo (Francia) è qui che si svolgono anche gran parte delle sue sessioni plenarie; le commissioni parlamentari si riuniscono a Bruxelles (Belgio); mentre il Segretario del Parlamento ha i propri uffici in Lussemburgo.
CHE COS’E’ IL PARLAMENTO EUROPEO – Il Parlamento Europeo detiene, assieme con i Governi dell’Ue, il potere legislativo e il potere di bilancio. E’ il principale garante della procedura democratica di ogni altra istituzione europea. I parlamentari vengono eletti negli Stati Membri e rappresentano così l’insieme degli interessi di ogni paese associato alla comunità. A seguito dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona, firmato il 13 dicembre del 2007, il Parlamento europeo condivide con il Consiglio il potere di decidere sull’intero bilancio annuale dell’Unione europea, sul quale ha anche l’ultima parola. Il bilancio annuale dell’Eu non deve superare i limiti fissati dal quadro finanziario settennale dell’Unione Europea. L’adozione di tale bilancio a lungo termine necessita dell’approvazione del Parlamento.
Spetta ai deputati del Parlamento, ogni fine anno, il compito di esaminare in che modo le Commissioni e i paesi hanno speso il denaro. Ciò è conditio sine qua non per la concessione del discarico, vale a dire per l’approvazione definitiva dell’esecuzione del bilancio per un determinato esercizio finanziario. E’ possibile, anche se inconsueto, che il Parlamento rifiuti il discarico. Si ricordi l’episodio avvenuto nel 1998, quando il Parlamento rifiutò il discarico alla Commissione europea guidata da Jacques Santer, implicando conseguenzialmente le dimissioni della Commissione.
PROCEDURE LEGISLATIVE – La grande maggioranza della legislazione dell’UE è approvata mediante una procedura legislativa ordinaria, nota anche come “codecisione”. Tale procedura è la più utilizzata e conferisce lo stesso peso al Parlamento europeo e al Consiglio dell’Unione europea.Quest’ultima è applicata a molti settori, quali: l’immigrazione, l’energia, i trasporti, i cambiamenti climatici, l’ambiente, la protezione dei consumatori e l’economia.
In alcuni altri settori si applicano invece procedure decisionali diverse. In ambiti quali l’imposizione fiscale, il diritto in materia di concorrenza e politica estera , il Parlamento europeo è “consultato“. In questi casi, il Parlamento può approvare o respingere una proposta legislativa, oppure proporre emendamenti alla stessa e il Consiglio non è giuridicamente tenuto a seguire il parere del Parlamento, benché debba attendere tale parere prima di prendere una decisione.
COSTI – Ogni cittadino europeo contribuisce indirettamente al bilancio dell’UE attraverso il pagamento delle tasse, che gli stati membri utilizzano in parte per finanziare la propria quota. L’UE costa al cittadino meno di un euro al giorno e il 94% del budget ritorna negli stati membri.