ALBA FUCENS – Nell’uggioso e fresco pomeriggio di domenica 7 aprile, tra gli scavi archeologici di Alba Fucens, si è svolta una passeggiata volta alla scoperta delle bellezze storiche presenti nel sito in questione. Un nutrito gruppo di persone è stato presente a tale iniziativa e come gli argonauti di Giasone, sono partiti alla scoperta del cuore pulsante di uno dei gioielli archeologici d’Abruzzo e d’Italia.
Promotore di questo evento, che vede protagonista oltre gli scavi di Alba Fucens anche gli scavi di Marruvium (l’attuale San Benedetto dei Marsi), è stato il Ministero soprintendenza per i Beni e Archeologia le attività delle Belle arti e Paesaggio culturale dell’Abruzzo. Questo viaggio all’interno della storia della città romana di Alba Fucens, è iniziato all’ingresso degli scavi e come guida c’è stata la dottoressa e responsabile dello suddetto scavo archeologico Emanuela Ceccaroni. Prima di iniziare il tour, c’è stato il saluto del primo cittadino di Massa D’Albe Nazzareno Lucci nel quale, oltre al ringraziare della nutrita partecipazione all’evento, ha esposto una sua personale idea cioè quella di trasformare tale scavo archeologico in uno dei poli archeologici più importanti della regione. Idea che è stata ben apprezzata da i visitatori presenti all’interno di questa manifestazione.
Questo tour archeologico ha seguito un percorso diverso da quello solito – incentrato solo ed esclusivamente tra gli scavi, l’anfiteatro e la chiesa di San Pietro – ovvero la scoperta delle imponenti mura ciclopiche dell’antica Alba Fucens. Partendo dalla Porta Massima, posta nel centro del borgo ed antica porta principale della città, il giro si è snodato lungo il perimetro delle mura: passando anche in luoghi la cui conoscenza è ignota a molti. Il giro si è concluso nel cuore degli scavi, tra l’antica Tiburtina Valeria e la famosissima via dei Pilastri. Tali visite archeologiche rientrano nei programmi di Fucino 2019, Archeologia a Chilometro Zero.
Inoltre, l’importanza e la storia degli scavi di Alba Fucens la si può rivedere anche in una delle note scoperte fatte dagli archeologi: un piccolo mezzo busto del I secolo d.C. raffigurante Agrippina, – moglie dell’imperatore Claudio e madre dell’imperatore Nerone – ed esposta in una mostra a Roma. La mostra in questione, dedicata alla figura dell’imperatore Claudio uno dei migliori imperatori romani, la si può visitare dal 6 aprile al 27 ottobre. Infine ricordiamo che, Claudio ed Agrippina furono presenti nella città di Alba Fucens in occasione dell’inaugurazione dei lavori per il prosciugamento del Lago del Fucino che consisteva in una battaglia navale di gladiatori (la naumachia). Lo storico Tacito, nel XII libro degli Annales nel capitolo 56, racconta come era vestita Agrippina mentre assisteva alla battaglia: “[…] Agrippina ricoperta da una clamide dorata[…]”.