di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – Elezioni politiche passate e, come ampiamente previsto, è arrivato l’annuncio del Sindaco di Avezzano delle sue dimissioni. Con una nota inviata alle testate giornalistiche, l’attuale Sindaco del Capoluogo della Marsica ha reso noto di aver revocato l’intera giunta comunale, composta da Emilio Cipollone (vice sindaco), Crescenzo Presutti, Felicia Mazzocchi, Fabrizio Ridolfi, Kathia Alfonsi, Guido Gatti e Angela Salvatore.
La scelta, si spiega nella nota, è conseguenza dell’applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che ha disposto una nuova composizione del Consiglio Comunale e che ha chiaramente modificato l’assetto politico-amministrativo, determinato a seguito della proclamazione del 29 giugno 2017. «Rinnovo ai miei assessori l’incondizionata stima personale e professionale – scrive il Sindaco di Avezzano – li ringrazio per il lavoro portato avanti in questi mesi. Il provvedimento è finalizzato a verificare la possibilità di prosecuzione del mandato amministrativo». L’appuntamento è per mercoledì, alle 12, nella sala consiliare del Comune di Avezzano, quando il primo cittadino in carica terrà una conferenza stampa per la formalizzazione delle dimissioni.
Qualche minuto dopo, sulle mail delle testate giornalistiche, è arrivato un secondo comunicato dello staff del Sindaco di Avezzano. All’apparenza un commento sul risultato delle elezioni. Un comunicato, invece, nel quale con toni ingiustificatamente ed inopportunamente trionfalistici, il Capo dell’Amministrazione avezzanese giubilava per un presunto trionfo del “giuringiurella” di via Bagnoli 71 di Avezzano di qualche giorno fa.
«Esprimo profonda soddisfazione per gli esiti delle politiche. Ho fermamente creduto nel “Patto per la Marsica”, condiviso con i candidati di centrodestra alle elezioni, per il rilancio e la crescita di Avezzano e di tutto il territorio; ebbene, i sottoscrittori del “Patto” sono stati tutti eletti. Esprimo – spiega il nostro – quindi le mie più vive felicitazioni ai senatori Nazario Pagano e Gaetano Quagliariello, nonché all’Onorevole Antonio Martino, già eletti, ai quali siamo certi si aggiungerà, a conteggi finiti, l’elezione di Paola Pelino. Da oggi la Marsica potrà contare su punti di riferimento affidabili operanti nelle Istituzioni centrali, su parlamentari di grande esperienza che porteranno avanti gli impegni con noi sottoscritti con il ‘Patto per la Marsica’, dove si individuano interventi prioritari ed aree di intervento strategiche per il territorio. Esprimo parimenti soddisfazione – continua il Sindaco di Avezzano – per il risultato della coalizione di centro-destra nella provincia interna, che conferma il trend registrato alle elezioni comunali di L’Aquila ed Avezzano, ben al di sopra delle medie nazionali, segno della concretezza della nostra politica, che si basa non già sugli schemi vuoti di vecchie liturgie, bensì su programmi realistici e rilevanti. Sono certo che Pagano, Martino, Quagliariello e Pelino sapranno rappresentare al meglio le esigenze delle aree interne, depresse ed abbandonate da una fallimentare Giunta regionale a guida di quel Partito Democratico di Luciano D’Alfonso duramente punito dagli elettori. I numeri che vengono fuori da questo turno elettorale dimostrano che Avezzano ha recuperata la centralità che merita, da troppi anni perduta, e questa sarà la vera novità del futuro prossimo. Giochiamo bene questa opportunità! Impegniamoci a ricostruire – conclude il Sindaco -, in totale trasparenza, una maggioranza al servizio della Città, nel perimetro politico del centro-destra e con tutte le energie che vorranno ingaggiarsi nella realizzazione del Programma di mandato».
Il messaggio è chiaro. Il Sindaco di Avezzano, colui che per mesi ha dichiarato prima, durante e dopo la campagna elettorale, persino in sede di proclamazione e di insediamento «Io sono civico», il Sindaco civico l’ha assassinato e seppellito in un loculo del cimitero di Avezzano per dimenticarlo in fretta, immeritevole anche di un solo fiore di cortesia, con buona pace dei vari Lamorgese, Stirpe, Aratari, Dominici, e delle tante altre persone, che avevano creduto in questo disegno civico pur essendo di estrazione politica ed ideologica, se ancora si può dire questa parola senza incorrere nella censura, diversa da quella del Primo cittadino in carica di Avezzano. Come si troveranno costoro, ammesso che il disegno del Sindaco vada in porto, costretti a vestire improvvisamente la casacca azzurra o leghista?
Ad ogni modo i problemi di numeri ci sono. Buona parte del centrodestra, Forza Italia e Alleanza Popolare (ex alfaniani tornati a casa ora), sono dentro, mancherebbe solo l’Udc. Partito che fino a domenica alle 23 contava su un potenziale ad Avezzano di oltre 2000 voti ed il 10% ma che dopo la chiusura delle urne politiche ha racimolato 457 voti e un 2,04% che dovrebbe indurre più a meditazioni che a feste e trattative.
I “civici” della ex maggioranza, di cui sopra, dovranno decidere cosa fare in vista di una coabitazione che si preannuncia difficile, dolorosa e anche politicamente costosa. Martedì, giorno prima della conferenza stampa, pare ci sia un vertice fra Sindaco, ex maggioranza e “fedelissimi”.
Una sola cortesia verbale. Se accordo ci sarà, evitateci di dover ascoltare la frase «L’abbiamo fatto per il bene della città». L’ha detto il sindaco stesso nella conferenza stampa di annuncio delle dimissioni. Il commissario non è mai stato una iattura. Quindi non è per il bene della città ma per altro. Avezzano, al contrario, merita chiarezza, una maggioranza scelta dai cittadini e non dalle congreghe segrete dei “giuringiurella” di via Bagnoli 71 di Avezzano.