AVEZZANO – In questi giorni le famiglie del territorio Avezzanese stanno ricevendo, da parte del Comune di Avezzano, un opuscolo nel quale l’Ente, in nome del Sindaco Gabriele De Angelis, illustra ai cittadini il Bilancio di Previsione 2019 e tutto ciò che fino ad ora di buono (poco a nostro avviso) è stato fatto.
Abbiamo voluto sfogliare l’opuscolo con i nostri lettori ragionando ed argomentando i punti salienti del programma che il Comune ha avuto la bontà di inviarci.
Arriva a casa in una busta di plastica e facciamo attenzione ad aprirla in modo da non stracciare il contenuto provvedendo, da buoni cittadini, a differenziare l’involucro.
Copertina, elenco dei punti trattati e via, si parte.
L’opuscolo ci viene inviato per renderci più partecipi alla vita amministrativa della nostra città, così facendo il Comune ci informa delle scelte e dei risultati della propria attività.
Volgiamo lo sguardo in basso e salta all’occhio il costo dell’opuscolo pari ad €. 0,90 per 17.000 copie, ma non risulta un’esagerazione se nel costo è compresa la grafica, la stampa e addirittura la spedizione per un tot. di €. 15.300 circa. E che vuoi di più? Mica sono Babbo Natale? Citava una famosa reclame di qualche anno fa.
Andiamo avanti con disappunto dando una nuova occhiata alla plastica, se è stata differenziata in modo corretto, per non incorrere in multe. Sfogliamo le “entrate” previste e leggiamo qua e là fino alle entrate extra tributarie dove salta all’occhio la dicitura “Sanzione violazione Codice della Strada” €. 2.000.000,00. Avremo letto sicuramente male, volgiamo ancora lo sguardo alla voce precedentemente descritta e no, duemilionidieuro. Il Comune prevede di incassare da eventuali sanzioni agli automobilisti una cifra che sembra esorbitante; faremo attenzione a parcheggiare perché vuoi vedere che a questa cifra dovremo contribuire anche noi?
Sfogliando, sfogliando, passiamo alla voce “manutenzione parcometri” che prevede una spesa per €. 14.000. A questo costo non può non tornarci in mente il parcometro non funzionante su Corso della Libertà di qualche giorno fa e tanti altri dove possiamo trovarci sopra un foglio di carta con scritto “parcometro fuori uso” o diciture simili e pensiamo: “ma con 14.000 €. Caspita, i parcometri dovrebbero funzionare con la sola forza dello sguardo”. Ma è un bilancio di previsione, avranno previsto di sistemarli.
Passiamo al punto n. 13 del Bilancio e troviamo il “prospetto per le opere pubbliche 2019”. Mutuo di €. 450.000,00 per la realizzazione di una pista ciclopedonabile su Via XX Settembre e sistemazione dei marciapiedi; abbiamo improvvisamente un flashback. Auto sui cordoli, braccetti rotti, anziani a terra, no, ci siamo di nuovo? Speriamo quanto meno che stavolta qualche amante delle due ruote percorrerà questa pista ciclabile, altrimenti perché completare l’opera?
Cambiamenti in città: si legge nell’opuscolo che molto è cambiato da Piazza Risorgimento a Piazza Torlonia.
Andiamo avanti e leggiamo del monitoraggio di tutto il patrimonio arboreo della città. Pensiamo che l’opuscolo sarà stato stampato prima delle forti raffiche di vento che hanno spazzato via rami e piante, anche quelle precedentemente monitorate, altrimenti cosa potrà esserci scritto mai?
Attenzione però, finalmente il Comune comunica ai suoi cittadini che, a partire da Aprile, si è realizzato un appalto onnicomprensivo per la gestione e manutenzione delle aree verdi della città. Visti i precedenti, speriamo che a controllare le piante una ad una saranno esperti capaci di distinguere le piante malate da quelle in salute.
Il Comune ci illustra poi come è stata realizzata la pista ciclabile e cioè grazie ad un finanziamento europeo, del quale forse, i commercianti avezzanesi avrebbe fatto volentieri a meno.
Giriamo pagina e leggiamo che finalmente il Comune contribuirà alla nascita di nuove imprese con sconti fiscali alle stesse e ci chiediamo: come faranno tutte quelle attività, messe quasi in ginocchio da un anno a questa parte, a risollevarsi dopo alcune scelte quanto meno discutibili prese da questa Amministrazione?
Finalmente si arriva al punto dolente della città: la sicurezza, cavallo di battaglia dell’Amministrazione De Angelis. E allora pensiamo, stavolta ci siamo, avranno stanziato sicuramente cifre importanti vista la pericolosità di alcune zone della città. Invece no! Autocelebrazione.
Si legge che Avezzano è stata l’unica città della Regione che ha preso parte, con la propria polizia municipale, ad un progetto innovativo della Prefettura ed il controllo del territorio è migliorato notevolmente, soprattutto quello notturno. Allora comincia a sorgerci il dubbio di vivere un’altra città. Sono di pochi giorni fa le notizie di due uomini di colore che se le davano di santa ragione con delle spranghe vicino la stazione. Ieri sera, un gruppo di sei o sette immigrati, ha dato vita ad una violenta rissa vicino alla stazione. Qualche settimana fa una donna è stata scippata in pieno centro. E tante, tante altre situazioni da noi documentate. A questo punto non resta che ricordare un vecchio detto che recita “non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”.
Il coinvolgimento dei cittadini: finalmente il Comune ha deciso di coinvolgere i cittadini sulle scelte, sui temi principali come il lavoro, lo sviluppo, i servizi, le politiche fiscali, l’assetto urbanistico e la regolamentazione del traffico. Ma fino ad oggi perché questo non è stato possibile farlo? Forse perché bisognava aspettare la stampa dell’opuscolo? Ai posteri l’ardua sentenza!
Bisogna rilanciare Avezzano dopo anni di torpore, a partire dal Nucleo industriale, bisogna che le imprese tornino ad investire, ma Avezzano non può risolvere i suoi problemi in soli 5 anni, così ci viene spiegato nell’opuscolo che continuiamo a sfogliare.
Infatti crediamo che ad Avezzano, dopo i prossimi 3 anni, ce ne vorranno almeno altri 5 per far ripartire l’economia e tutto ciò che gira intorno ad una città che aveva voglia di rilanciarsi e crescere realmente con fatti concreti.
Il rilancio del commercio non può avvenire senza ascoltare i commercianti che vivono e lavorano giorno dopo giorno sul territorio, o comunque non possono essere ascoltate le istanze degli stessi per poi procedere comunque secondo la propria idea. Sarebbe svilente per i commercianti e poco democratico da parte di chi prende decisioni senza ascoltare la base. E bisogna ricordare, a chi troppo spesso lo dimentica, che la base è la stessa che ti porta in “paradiso” ma allo stesso tempo ha il potere di portarti “all’inferno”.
L’opuscolo è finito e qualche considerazione è d’obbligo.
In 22 pagine di illustrazioni non è stato fatto neanche un accenno al mercato settimanale e agli ambulanti.
Il Bilancio di previsione che risulta essere una sorta di libro dei sogni, sarebbe bello se fosse condiviso con la città e con tutti coloro i quali vivono la città e la rendono viva, per quanto possibile. A nostro parere l’opuscolo in questione sembra più una lettera a Babbo Natale da parte di chi sa che Babbo Natale non esiste.
Inoltre, ci siamo chiesti se con i 15.330 €. del costo dell’opuscolo non sarebbe stato più conveniente, allo stesso costo, asfaltare 1 km. di strade comunali dissestate.
Ad maiora!