L’AQUILA – Cgil provinciale pronta alla mobilitazione in caso di blocco di stabilizzazioni di precari e nuove assunzioni alla Asl n, 1 d’Abruzzo, ovvero quella di Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Lo annuncia una nota a firma del segretario generale della provincia dell’Aquila, Francesco Marrelli, col segretario della funzione pubblica, sempre della Cgil provinciale.
Ad allarmare il sindacato, infatti, è stata la notizia secondo la quale la Regione Abruzzo avrebbe sospeso l’atto aziendale della Asl, una sorta di documento di programmazione senza il quale nessuna operazione può essere compita. Un atto che, di conseguenza, rimette in forse le stabilizzazioni dei lavoratori precari, avviate qualche mese fa, e soprattutto rischia di bloccare ogni nuova assunzione nella sanità pubblica provinciale. Una sanità, come più volte scritto, che nelle zone interne è ai minimi termini, fuori dai parametri assistenziali e che sta producendo mobilità esterna e, soprattutto, una sorta di spopolamento per raggiungere zone con servizi migliori e più fruibili.
Questa la nota della Cgil che si dice pronta alla mobilitazione, con lavoratori, cittadini e istituzioni, qualora tale notizia dovesse trovare conferma.
«Apprendiamo dagli organi di stampa, con stupore e preoccupazione, che la Direzione del Dipartimento Salute e Welfare della Regione Abruzzo, avrebbe adottato un provvedimento con il quale verrebbe “sospeso” l’Atto Aziendale della ASL N. 1 di Avezzano Sulmona L’Aquila. Non vorremmo che conseguenza di tale atto determini il blocco delle procedure di stabilizzazione del personale precario. Procedure avviate di recente a seguito della approvazione, solo a fine novembre, del piano assunzioni della ASL da parte della Regione Abruzzo, piano che già di per sé non ritenevamo sufficiente a ripristinare uno standard quantitativo minimo di personale utile a garantire i livelli minimi essenziali.
Ricordiamo che la situazione riguardante il personale della ASL è già di per sé fortemente compromessa essendo carenti, rispetto al fabbisogno di personale, circa 700 unità lavorative dei vari profili professionali, con le evidenti conseguenze negative sulla qualità delle prestazioni erogate, sulla garanzia dei livelli minimi di assistenza, sulle liste di attesa e sui diritti dei lavoratori, i quali stanno prestando la loro opera in condizioni massacranti vedendosi frequentemente negato il diritto alla fruizione delle ferie, la giusta retribuzione per il lavoro svolto, dei riposi minimi obbligatori in dispregio della vigente normativa (L. 161/2014) che, con la attuale dotazione organica viene quotidianamente disattesa. A tutto ciò si aggiunga che nel corso del corrente anno, numerose saranno le cessazioni dal servizio a seguito della cd. Quota 100, le quali si andranno ad aggiungere a quelle già stimate dalla ASL stessa con consequente ulteriore diminuzione della forza lavoro già di per se insufficiente.
Riteniamo, al contrario di ciò che si starebbe paventando, urgentemente necessario un piano straordinario delle assunzioni nella ASL n. 1 partendo dalla conferma delle procedure di stabilizzazione avviate di recente ma riguardanti l’annualità 2018, alle quali si devono immediatamente aggiungere le procedure di stabilizzazione degli oltre 400 lavoratori precari nella programmazione 2019/2020 e l’immissione di nuovo personale in ruolo fino a raggiungere l’effettiva capienza della dotazione organica. Tutto ciò al fine di invertire una grave tendenza che è quella della riduzione di personale finalizzato alla quadratura dei conti ed al soddisfacimento degli indirizzi del tavolo di monitoraggio; tendenza che, se venisse confermata, comporterà la desertificazione dei reparti e delle corsie. Ormai la Sanità Pubblica è al collasso, facciamo un appello pubblico al neo eletto Presidente della Giunta Regionale ed ai Sindaci della Provincia dell’Aquila affinché venga garantito il diritto Costituzionale alla Salute garantendo nel contempo i diritti dei lavoratori e l’effettiva fruibilità dei servizi da parte dei cittadini delle Aree interne.
Torniamo a ribadire la necessità di un intervento urgente in Sanità Pubblica finalizzato ad una inversione di tendenza sull’inesorabile processo di spopolamento, che può essere evitato solamente attraverso un miglioramento ed implementazione dei servizi, ed una efficace integrazione tra Ospedale e territorio. Se tale grave notizia dovesse essere confermata, con tutte le conseguenze negative di un eventuale blocco delle procedure assunzionali, nelle prossime ore la CGIL, congiuntamente alla Funzione Pubblica CGIL, al fine di dare seguito agli atti già emanati per la stabilizzazione del personale, e per riaccendere i riflettori sulla grave carenza di personale all’interno della ASL n. 1, attiveranno tutte le procedure per la mobilitazione del personale, delle istituzioni e dei cittadini, chiedendo una convocazione immediata della Regione Abruzzo e della Asl n. 1 da parte del Prefetto dell’Aquila. Il Segretario Generale CGIL Provincia dell’Aquila, Francesco Marrelli e Il Segretario Generale FP CGIL Provincia dell’Aquila».