di Pierluigi Palladini
AVEZZANO – «Nei bilanci e nei conti del Cam ci sono milioni di perdite e milioni di debiti oltre che una serie di rettifiche nei bilanci stessi che fanno pensare alla sussistenza di bilanci falsi». Questa è la clamorosa notizia emersa dalla conferenza stampa tenutasi al Palazzo Municipale di Avezzano sulla vicenda del Cam, Consorzio Acquedottistico Marsicano, per il quale la dirigenza ha chiesto al Tribunale l’ammissione al concordato Preventivo in continuità. Ovvero, azzeriamo tutto con la presenza del Tribunale per poi ripartire.
Una strada percorsa già qualche anno fa ma chiusa dal giudice che negò anche il fallimento perché si disse che gli enti come il Cam non possono fallire. Ora la normativa è cambiata e il Cam può fallire. E il rischio c’è.
Quello che però va detto, e questo a noi cronisti davvero ci pare assurdo, è che bisogna ricordare la situazione del Cam. Nel periodo fine 2013 inizio 2014, ci fu una vera guerra per le poltrone del Cam e il tutto, però, portò ad emergere lo stato patrimoniale, se così lo vogliamo chiamare, del Consorzio. Ovvero un mare di perdite e debiti che, se si fosse trattato di un’azienda privata, avrebbe già portato o al risanamento o alla consegna dei libri contabili in Tribunale, conseguente fallimento e responsabili indagati per bancarotta. Ma al Cam non è così.
Nonostante oltre 60 milioni di debiti, soprattutto con creditori energetici e 15 milioni di perdite, dovute a strane partite che hanno indotto la presidente Morgante e il Sindaco De Angelis a parlare di bilanci falsi, si prova a seguire la strada del concordato preventivo. La situazione sarebbe stata comunicata l’altra sera ai sindaci. Come dire che nessuno sapeva nulla. Ciò non può essere perché, esclusi gli ultimi eletti di giovane età, quanto avvenuto ed emerso 4/5 anni or sono è di dominio pubblico.
La vera notizia l’ha colta il portavoce del Centro Diritti del Cittadino, Augusto Di Bastiano: «Finalmente abbiano ora un Presidente del Cam che parla, ha detto, mentre in passato ciò non avveniva. L’aver detto pubblicamente quello che è stato detto, anche se in tanti lo si sapeva, è un segno di novità che io apprezzo e mi fa sperare». In effetti dalle nebbie del passato alla chiarezza di oggi è un bel cambio di passo. Peccato, comunque, che questa situazione era ben nota a tutti e questa conferenza stampa non ha aggiunto proprio nulla.
L’unica certezza, per chi un po’ conosce le vicende del Cam, riguarda il futuro. Concordato a parte, auspichiamo che la magistratura penale ordinaria e quella contabile si attivino subito e facciano indagini tanto approfondite quanto veloci. Che stavolta qualcuno paghi per questo scempio ai danni dei cittadini. Uno scempio, in conclusione, che qualcuno che già aveva responsabilità di governo cittadino quattro anni e mezzo fa come assessore, forse doveva conoscere visto e considerato che il Comune di Avezzano è socio di maggioranza del Cam. Ma questo è il passato, quello del Cam porto delle nebbie. Speriamo che i magistrati riescano a portare un po’ di luce. E di giustizia.