AVEZZANO – “Ho appena finito di leggere tutti i programmi elettorali delle liste che concorreranno alle prossime elezioni regionali. Tutti bellissimi, scritti benissimo ma in totale assenza di gravità. L’azione di governo sarà appesantita, come è ovvio che sia, da scelte obbligate, leggi vigenti, vincoli vari e impegni contrattuali. Spero che all’impatto con la nuda terra, i punti salienti non verranno accantonati dai prossimi governanti (chicchessia) … Che si ricordino quindi, di essere custodi della fiducia in cambio di realizzare quel che oggi, per ora, hanno (solamente) scritto su carta…” Questo post dell’amico Ugo D’Elia, comparso recentissimamente su FB, credo sia un po’ il segno di come si sviluppi, dinanzi agli occhi degli elettori, il panorama di queste elezioni regionali ormai prossime.
Allora abbiamo il senatore Marco Marsilio che viene dai Fratelli d’Italia, l’avvocato Giovanni Legnini che viene dalle file del sepolto PCI, già sottosegretario e vicepresidente del CSM, dirigente DS e senatore e, infine, Sara Marcozzi avvocato di Pescara, ovvero Centrodestra, Centrosinistra e M5S.
Cosa hanno in comune? Sono candidati alla guida della Regione Abruzzo alle prossime elezioni, ormai imminenti.
Ieri, i Giovani di Forza Italia a L’Aquila ad incontrare il Presidente SB, qualche settimana fa il senatore Marsilio ha compiuto un tour aquilano e sulmontino per diffondere il proprio programma…
Tutto però sembra imperniarsi su L’Aquila in una sorta di dialogo fra costa e zona interna, sulla conquista di voti nell’aquilano per contrastare i voti che possono determinarsi sulla costa.
Ma in questo duello fra Costa e Zona Interna cosa è veramente in gioco?
Sicuramente il tentativo di rilancio di FI, una maggiore affermazione della Lega, un tentativo del PD di fermare la valanga che lo sta portando via e, infine, da parte del M5S il tentativo, forse non troppo convinto, di conquistare la Regione Abruzzo. Perché poco convinto? Ma essenzialmente perché il Movimento soffre del fatto che non esista una struttura coordinata sul territorio che si ricolleghi alla gente e che avvii una discussione fra la gente e con la gente, visto che il Movimento avrebbe una base popolare.
Gli altri? Vedere i gilet azzurri con la scritta “meno tasse e più lavoro” fa chiedere: ma quando mai FI ha ridotto le tasse o ha aumentato il lavoro? La terziarizzazione dell’economia italiana che ha ridotto le strutture produttive, alterando profondamente la struttura economica del paese e quindi anche quella sociale connessa, nasce più o meno col nascere di FI e dell’arrivo di SB sulla scena politica.
L’UDC è affondato ancor prima di prendere il mare sotto una faccenda non molto chiara…
La Lega sta facendo uno sforzo sovrumano e il PD ha reclutato dappertutto, cercando facce nuove…
Ma la Regione Abruzzo è stata governata, alternativamente negli ultimi 10-15 anni da Centrodestra e Centrosinistra ed i problemi sono insoluti con quelli stessi provocati e mai risolti.
Sanità, ovvero cosa si vuol fare con Ospedali come quello di Avezzano e Sulmona, dove mancano i primari e è necessario riportare i reparti alla piena funzionalità, compreso i PS e va evitato l’accentramento su L’Aquila. Il manager in regime di prorogatio ha nominato un dirigente sanitario senza attendere alcun indirizzo regionale, ovvero quella della nuova regione che dovrebbe uscire dalle elezioni.
I trasporti? Il PD, riavutosi recentissimamente, ha riportato che si potenzierà la tratta Avezzano-Pescara…
Ma il turismo? È solo per la Costa?
E le aree industriali dell’interno che fine faranno?
Nessuno lo dice chiaramente, così come nessuno parla dei Tribunali in soppressione, forse per paura di perdere i voti aquilani…
Queste domande son state poste al senatore Marsilio su FB ma risposte non son venute!
Nel programma politico di Giovanni Legnini leggiamo: “Un progetto politico nuovo, frutto dell’alleanza tra le culture liberale, cattolica, progressista e di sinistra democratica. Un nuovo campo repubblicano e democratico animato dalla società civile, da forze politiche di centrosinistra, da gruppi e persone che si richiamano alle grandi tradizioni liberale, moderata e di centrodestra. Un laboratorio politico che assume l’impegno al rispetto dei valori della democrazia rappresentativa, della collegialità e della partecipazione che contrasti estremismi e semplificazioni demagogiche…”
Sembra alquanto contraddittorio alla sua base: cosa può mai legare forze di centrodestra e di centrosinistra? Non sembra molto credibile…
Forse c’è un errore di fondo nel messaggio: non è ammassando le forze che si risolvono i problemi di una regione che abbia due aree fortemente scollegate fra loro come è in Abruzzo fra Costa e Zona Interna.
La Costa è più ricca e con maggiori capacità di sviluppo mentre l’Interno sta soffocando perché l’agricoltura non traina e l’industria è alle corde da troppo tempo…
I candidati al governatorato cosa dicono in concreto su queste cose?
Attendiamo risposte, per poter votare, poter scegliere…