AVEZZANO – “La Via dei Marsi”; la proposta che aveva suscitato anche l’interesse internazionale come iniziativa di modello innovativo di pianificazione del territorio: che fine ha fatto?
«Si tratta, in realtà, di un programma di interventi di tutela dinamica e attiva – spiega Sergio Rozzi, che ne è il “padre” dell’iniziativa – aperto ad una dialettica continua di confronto tra piano e progetto, tra le aree territoriali naturali, urbane e periurbane interessate dall’itinerario “la spina verde marsicana dell’Appennino centrale. Ma da quando ho fatto richiesta di adesione del comune di Avezzano ancora attendo risposta».
Intanto, il Progetto “LA VIA DEI MARSI: La Spina Verde Marsicana” – Itinerario ambientale, storico, culturale, religioso e turistico sportivo, partecipa al Bando per il Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa VI Edizione 2018/2019 e II Edizione del Premio del Nazionale del Paesaggio, ha ricevuto l’adesione e sostegno di numerosi Enti e istituzioni quali: CSEN, Rete dei Cammini, LAMU (Libera Accademia del Movimento Utile), ultimamente il Comune di Pescasseroli (delibera G.C. n. 128 del 12.12.2018), e nelle precedenti edizioni la Riserva Naturale Monte Salviano, il Parco Regionale Sirente Velino, il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, i Comuni di Scurcola Marsicana, Massa d’Albe, Capistrello, Luco dei Marsi, Lecce nei Marsi, Gioia dei Marsi, Pescasseroli, Collelongo, Villavallelonga ed altre associazioni.
E’ un progetto che dai Piani Palentini e Parco Regionale Sirente Velino, attraverso la Riserva Naturale Regionale “Monte Salviano” raggiunge il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise [coinvolgendo in tutto o in parte territori, aree, monumenti e/ o luoghi di particolare pregio ed importanza, siti SIC e ZPS, città e centri abitati), e così via, finalizzato principalmente alla predisposizione di un “itinerario pluritematico” per la valorizzazione delle montagne e del territorio della Marsica Fucense. Assume, tra l’altro, un ruolo fondamentale e prioritario nello sviluppo sostenibile del territorio nell’anno 2019 della mobilità dolce, a 20 anni della istituzione della Riserva Naturale Regionale guidata “Monte Salviano” (L.R. 23 dicembre 1999, n. 134).
«Una operazione – dice Rozzi – di rilancio del progetto del Parco peri urbano del Salviano (approvato – parere favorevole della Commissione Edilizia del Comune di Avezzano nella seduta dell’11 aprile 1993!), con l’approvazione oramai inevitabile del Piano di Assetto Naturalistico della Riserva – onde evitare il commissariamento per inadempienza del Comune – ed aggiornamento nella prestigiosa prospettiva della candidatura della MARSICA a futura Riserva della Biosfera dell’Appennino Centrale (MAB), modello di eco turismo appenninico per uno sviluppo sostenibile».
L’intento è quello di promuovere le potenzialità turistiche associate all’antico itinerario ed ai cammini e sentieri della rete marsicana ad esso collegabili, stimolandone la visita con percorsi mirati, con la prospettiva di contribuire a uno sviluppo sociale ed economico, che ne valorizzi le risorse e crei valore aggiunto, sulla base di un programma quadro di interventi multi settoriali.
«Percorso che apre “la strada” al futuro consolidamento di uno dei più straordinari paesaggi europei – conclude Sergio Rozzi, pioniere del Parco del Salviano- e che attraversa la Marsica più genuina, tracciando un corridoio ecologico attraverso i Campi Palentini, fino alla Valle Roveto e ai Monti Ernici e Monti Simbruini. Un comprensorio geografico, la Marsica, area dell’Abruzzo interno, di circa 200 mila ettari, con 37 comuni e 130 mila abitanti, posta nell’ Appennino Centrale, ricco di tesori paesaggistici e naturalistici, nel crocevia tra i Parchi Nazionali ed Aree protette della Regione Verde d’Europa. Può vantare un ambiente multiforme e di pregio, con una varietà impressionante ed emozionante di paesaggi, che racchiude un ricchissimo patrimonio non solo naturale, ma anche storico e culturale».
Insomma, si tratta di un piano di scoperta e riscatto della Marsica Fucense, attraverso una pianificazione territoriale moderna, in grado di assolvere le tre funzioni previste dal programma “MAB – conservazione di paesaggi” con nuove prospettive basate su un sistema di collegamento dei punti strategici (bellezze architettoniche, archeologiche e paleontologiche, degli ecosistemi, specie, habitat e così via).
Allegato_3_-_Quadro_degli_Interventi_e_Programma
DELIBER_Cons_Com__85_del_26.10.2010