AVEZZANO – Una grande giornata si è svolta a L’Aquila, che potrebbe diventare un grande motivo d’orgoglio per la regione intera. Infatti, dopo un grande lavoro legislativo, la legge n. 1/2018, ovvero “Norme per la valorizzazione e promozione dei ristoranti tipici dell’Abruzzo” si appresta a diventare realtà. Questa legge rappresenta uno straordinario strumento che la Regione ha voluto proporre al territorio per promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e la tutela della cultura delle produzioni enogastronomiche.
Non manca di sottolinearlo l’assessore Lorenzo Berardinetti, intervenendo a Palazzo Silone (L’Aquila) per la presentazione del marchio europeo Ristorante tipico d’Abruzzo. «La Regione Abruzzo – afferma Berardinetti – nell’anno nazionale del cibo proclamato dai Ministeri dell’Agricoltura e dei beni culturali, ha deciso di riconoscere con un marchio europeo, i ristoranti che propongono piatti tipici della nostra terra. Nell’ambito dell’Unione Europea la nostra regione è la prima a istituire il marchio come emblema di qualità e garanzia del territorio e dei prodotti dell’Abruzzo nel mondo. Con questa legge abbiamo voluto dare valore ai ristoratori come anche promuovere le produzioni agroalimentari di qualità, da quelle biologiche a quelle con i marchi IGP e DOP, a quelle ricomprese nei presidi Slow Food. Sviluppare la ristorazione abruzzese – ha aggiunto l’assessore – ha molteplici ricadute economiche e sociali. Penso al significato che può assumere quale strumento di promozione turistica piuttosto che di valorizzazione delle filiere che da sempre caratterizzano la nostra Regione, come ad esempio gli allevamenti delle nostre montagne, la pesca dell’Adriatico e le produzioni agricole. Promuovere lo sviluppo della ristorazione tradizionale di qualità e tutelare la cultura delle produzioni enogastronomiche dell’Abruzzo è garanzia di tutela per i consumatori».
Conclude poi, sempre l’assessore, spiegando l’applicazione pratica di questa legge: «Il marchio sarà concesso nel rispetto del disciplinare che abbiamo notificato alla commissione europea, a quanti promuoveranno menù all’insegna della tradizione, o comunque a coloro che in maniera innovativa utilizzeranno i prodotti della nostra terra».
All’incontro sono intervenuti Franco Franciosi, ristoratore e portavoce dei ristoratori per il marchio europeo, Leonardo Seghetti, docente di medicina veterinaria e bioscienze all’università di Teramo, Eugenio Signoroni, responsabile nazionale guide slow Food, Massimo Di Cintio, collaboratore guide Identità golose, Gambero rosso e Osterie d’Italia.
Il marchio europeo consentirà dunque l’identificazione in tutto il territorio dell’Unione europea dei ristoranti che, utilizzando prodotti tipici abruzzesi, nonché diffondendo la tradizione enogastronomica dell’Abruzzo, rendono conoscibile ed apprezzabile la gastronomia abruzzese.
Un riconoscimento nell’ambito dell’iniziativa è stato assegnato ai ristoratori storici che si sono distinti per la cura e la diffusione della tradizione gastronomica regionale e per la loro presenza sul territorio: Lanfranco Centofanti, Antonello Moscardi, Peppino Tinari, Marcello Spadone, Daniele Zunica.
L’istituzione di un marchio per i “Ristoranti tipici d’Abruzzo”, riconosciuto a livello europeo persegue il duplice obiettivo di favorire la conoscenza e la visibilità degli esercizi commerciali che aderiranno, e promuovere le produzioni agroalimentari fra cui quelle riportate negli elenchi del Ministero delle politiche Agricole Forestali.
Un grande risultato per una terra, i cui sapori riconosciuti sul panorama europeo non attendevano altro che un’indicazione di pregio, per continuare ad esportare nel mondo la miglior parte della nostra regione. Un unicum nazionale volto a tutelare le ricchezze del territorio, spesso denigrate in passato, ma che negli ultimi tempi sono tornate alla ribalta.