A un mese esatto dalla dimissione in blocco di nove consiglieri comunali, che ha determinato la fine dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco Gianfranco Di Piero, si è concluso oggi l’iter che porta allo scioglimento del Consiglio comunale di Sulmona. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato il decreto che formalizza la cessazione della consiliatura e assegna la gestione dell’ente a un commissario straordinario.
La decisione del Capo dello Stato è stata presa in considerazione dell’impossibilità di garantire il regolare funzionamento dell’amministrazione e dei servizi comunali, a seguito delle dimissioni simultanee di nove consiglieri su sedici. La gestione provvisoria del Comune sarà affidata al vice prefetto vicario Ernesta D’Alessio, già nominata commissario prefettizio dalla Prefettura, che traghetterà la città fino alle prossime elezioni.
Con il commissariamento del Comune, lo scenario politico locale si prepara a una sfida elettorale che potrebbe ridisegnare gli equilibri della città ovidiana. Attualmente, la corsa alla carica di sindaco sembra profilarsi su tre fronti:
- Centrodestra e civici: hanno già individuato il loro candidato in Luca Tirabassi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati.
- Centrosinistra: il nome del candidato sarà deciso martedì prossimo, lasciando ancora aperte le trattative interne alla coalizione.
- Terzo polo: ancora in fase di definizione, ma si delinea attorno alla figura di Nicola Di Ianni.
Il clima politico sulmonese è in fermento, con gli schieramenti intenti a delineare strategie e alleanze. La caduta dell’amministrazione Di Piero ha aperto un nuovo capitolo per la città, in cui le prossime elezioni saranno determinanti per il futuro amministrativo.
Il commissariamento garantirà la gestione ordinaria dell’ente, ma le forze politiche sono già al lavoro per definire le proposte e i programmi da sottoporre ai cittadini. Resta da vedere quali saranno i temi chiave della campagna elettorale e quali scelte premieranno gli elettori sulmonesi quando saranno chiamati alle urne.