Ad Avezzano, il giudice per le indagini preliminari ha imposto severe misure restrittive nei confronti di una giovane farmacista. La donna è accusata di aver perseguitato per circa un anno la nuova compagna del suo ex , creando un clima di ansia e paura.
Tra le misure adottate dal Gip vi sono il divieto di avvicinamento a meno di 300 metri dalla vittima e l’utilizzo del braccialetto elettronico. Tuttavia, al momento, lo strumento di monitoraggio elettronico non è disponibile. In caso di violazione del limite di distanza imposto, la farmacista rischia l’arresto e la detenzione in carcere.
Le indagini, condotte dalla polizia e coordinate dal sostituto procuratore Luigi Sgambati, hanno raccolto prove significative a carico della farmacista. Secondo gli investigatori, la donna avrebbe messo in atto una serie di comportamenti persecutori, tra cui:
- Molestie telefoniche;
- Invio di messaggi insistenti e offensivi;
- Pedinamenti ripetuti;
- Altre azioni intimidatorie che hanno causato alla vittima uno stato di stress psicologico.
I comportamenti descritti sono stati ritenuti dal Gip sufficientemente gravi e ben documentati per giustificare l’applicazione delle misure cautelari.