CARSOLI – Caro Autostrade, si tinge di giallo la manifestazione dei Sindaci in programma per il 13 dicembre prossimo che ha come punto di arrivo il Senato della Repubblica. Il Comitato, infatti, ha inviato le richieste di autorizzazione alle autorità competenti, con indicato percorso e servizio d’ordine. Mentre i Sindaci di Lazio e Abruzzo stavano comunicando ufficialmente lo svolgimento della manifestazione, sono sorti problemi con la Questura di Roma per il tragitto. O meglio, con la meta del corteo, ovvero il Senato della Repubblica. Sta di fatto che, al momento, resta confermato il tragitto iniziale e la data del 13 quando in piazza a Roma saranno a manifestare i Sindaci di Abruzzo e Lazio, cittadini, studenti, lavoratori, e organizzazioni sindacali e di categoria.
Questa la nota del Comitato dei Sindaci di Lazio e Abruzzo: «I Sindaci e gli Amministratori di Lazio e Abruzzo impegnati nella lotta contro il “caro pedaggi-sicurezza A24/A25” stanchi del “silenzio” del Ministero dei Trasporti, hanno deciso di continuare ad oltranza la battaglia. A seguito dell’incontro svoltosi presso il Comune di Carsoli lo scorso 7 Dicembre 2018, i Sindaci e gli Amministratori hanno deciso di tornare a manifestare il giorno 13 Dicembre 2018 alle ore 13:00 nei pressi del Senato durante la discussione della legge di stabilità con un corteo da piazza S. Eustachio a piazza Madama. Si invitano tutti a partecipare e a sostenere ancora con più forza questa battaglia per evitare un nuovo salasso dal 1 gennaio e avere sicurezza sulla A24/A25».
Anche Cgil Cisl Uil di Abruzzo e Molise aderiscono alla protesta promossa dai Sindaci e dagli amministratori locali abruzzesi e laziali contro il caro-pedaggi e per la messa in sicurezza delle autostrade A24-A25.
Questa l’adesione dei sindacati: «Le segreterie regionali di Cgil Cisl Uil infatti aderiranno al presidio di protesta che si terrà giovedì 13 dicembre, alle ore 13, in piazza Sant’Eustachio a Roma (nei pressi di Palazzo Madama), in concomitanza con la discussione in Senato della legge di stabilità. La protesta segue quella del 5 dicembre scorso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nel corso della quale il ministro Toninelli ha ritenuto di non ricevere la delegazione dei manifestanti, di non dare risposte circa l’imminente rischio (nel prossimo mese di gennaio) di un ennesimo e pesante rincaro dei pedaggi sulle due autostrade e di non dover fornire informazioni dettagliate circa l’avvio e la conclusione delle opere per la messa in sicurezza antisismica delle due arterie (lavori finanziati con 192 milioni stanziati nel cosiddetto “Decreto Genova”) gestite dalla società concessionaria Strada dei Parchi.
Dunque la protesta continua, anche da parte sindacale. D’altra parte le autostrade che collegano la nostra regione con la Capitale e con il Tirreno sono troppo importanti per l’economia delle zone interne e dell’intero l’Abruzzo, sicché l’alto costo dei pedaggi ed i mancati investimenti sulla sicurezza stanno creando pesanti danni ai pendolari ed ai lavoratori. Quindi invitiamo tutti a partecipare per far sentire forte la voce della nostra regione. Cgil Abruzzo Molise – Carmine Ranieri; Cisl Abruzzo Molise – Leo Malandra; Uil Abruzzo – Michele Lombardo».
Noi, come al solito, seguiremo la manifestazione e, ovviamente, anche l’evolversi del discorso del percorso del corteo. Trattare i rappresentanti delle istituzioni come dei black bloc qualsiasi non va a detrimento dei sindaci, ma di chi opera una considerazione del genere. Ci auguriamo che i nostri primi cittadini possano tranquillamente raggiungere il Senato e lì manifestare liberamente a nome di tutte le loro popolazioni.
Gli stessi primi cittadini, poi, hanno inviato due lettere. Una al Presidente Mattarella e l’altra al Ministro Toninelli. Quest’ultima contiene una precisa richiesta di incontro, come chiesto a gran voce da molti rappresentanti, iscritti e simpatizzanti del movimento Cinquestelle per i quali tale mancanza è stata più che sufficiente per mettere alla porta i rappresentanti dei cittadini. Ora, caro Ministro Toninelli, le formalità sono rispettate. Aspettiamo di pubblicare la data dell’incontro.