Sarà una grande festa sportiva inclusiva, ma sarà anche un modo per far incontrare, sotto lo stesso cielo, i campioni di oggi delle discipline paralimpiche con le menti più giovani del territorio: il prossimo 30 novembre, Avezzano ospiterà, per la prima volta nella sua storia, il Gran Galà dello Sport Paralimpico dell’Abruzzo; un evento unico, di rilievo nazionale, che richiamerà in città i volti più noti degli sport internazionali diventati ormai accessibili a tutti, grazie a cultura, sensibilità, innovazione e formazione. Diversi tecnici che hanno allenato gli atleti degli sport paralimpici, accompagnandoli e sostenendoli a Parigi 2024, arriveranno nel la Marsica per rafforzare ancora di più il racconto di un mondo sportivo sempre più amico delle unicità e sempre più nemico delle disuguaglianze. A capo dell’organizzazione dell’evento, patrocinato dal Comune di Avezzano, dalla Provincia dell’Aquila e dalla Regione Abruzzo, il Comitato Italiano Paralimpico regionale, il cui presidente è Mauro Sciulli. Al fianco del CIP, hanno operato in piena sinergia altri due attori protagonisti, ovvero il Centro Sportivo Italiano provinciale, capitanato dal presidente Luca Tarquini e “Next Gen” ASD.
“Due momenti diversi – avverte proprio Tarquini – scandiranno la giornata del 30 novembre: la mattina, presso il Palasport “Eroi di Nassiriya” dell’Istituto scolastico “Vivenza” di Avezzano, avremo il primo Trofeo paralimpico nazionale di calcio a 5 “Città di Avezzano”: una bella novità al suo debutto, con la presenza di tre società sportive inclusive delle disabilità, che si daranno battaglia sul campo da gioco. Le partite incominceranno alle ore 9 e 45 e pro seguiranno fino alle 12 e 30. In quell’occasione, attimi di intensa condivisione e di emozione saranno di scena: la bellezza dello sport senza confini e senza pregiudizi, infatti, abbraccerà giovani e giovanissimi; i ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale, alla fine del torneo, giocheranno in squadre miste, centrando in pieno l’obiettivo dell’integrazione. – aggiunge Tarquini – Un ringraziamento speciale va al Comune di Avezzano, che ci ospiterà per il doppio evento, e al Cip della Regione Abruzzo che ha scelto, quest’anno, la Marsica come meta per il suo Gran Galà dello sport paralimpico. Come Centro sportivo italiano della Provincia dell’Aquila, riteniamo sempre più opportuno che, nel mondo dello sport di oggi, siano presenti anche formatori qualificati, in grado di seguire ed accompagnare giovani con disabilità nello sviluppo dell’attività fisica nei più svariati campi, dalla palestra all’equitazione. Per questo anche quest’anno, come ogni anno, riproporremo, verso la metà di novembre, il nostro corso qualificante in “Operatore sportivo nella disabilità”, l’unico in grado di rilasciare il Diploma nazionale riconosciuto dal CSI e dal Coni”.
“La città di Avezzano investe sugli sport inclusivi e lo ha fatto coinvolgendo ogni ramo del l’attività fisica e sportiva. – dichiara l’assessore comunale delegato allo sport, Pierluigi Di Stefano – La nostra amministrazione, infatti, abbraccia la filosofia di una vita attiva senza
barriere, investendo tanto nei lavori pubblici, quanto in grandi e piccoli eventi. Ricordo che si è svolta in città, tempo fa, una tappa del Campionato Italiano di Ciclismo Paralimpico. Quest’estate, invece, abbiamo avuto il convegno con nomi importanti del settore, dedicato proprio alle discipline paralimpiche e inserito nel circuito della manifestazione “Avezzano in Movimento”. Non potevano non cogliere questa occasione: pronti a celebrare lo spirito più accogliente dello sport”.
Assisteranno al trofeo di calcio a 5 della mattina, a tre squadre, gli alunni delle scuole di Avezzano. Nel pomeriggio del 30 novembre, invece, dalle ore 16 e 30 in poi, incomincerà il secondo atto dell’evento inclusivo sportivo organizzato dal CIP: all’interno del Castello Orsi ni, andrà in scena il Gran Galà dello Sport Paralimpico 2024: benemerenze e onorificenze verranno consegnate, nel corso della cerimonia, ad atleti, dirigenti e associazioni sportive che si sono distinti, a livello regionale, per pratiche inclusive o azioni di solidarietà o di sensibilità verso l’universo delle disabilità. “Il CSI – conclude Tarquini – è molto vicino a tematiche come la famiglia, l’adolescenza e l’integrazione. Per noi, quindi, risulta fondamentale continuare a diffondere, anche grazie a grandi eventi di questo tipo, la salute di una cultura sporti va che non lascia indietro nessuno”.