La crisi della LFoundry, uno degli stabilimenti più strategici di Avezzano e dell’intera regione Abruzzo, continua a tenere banco senza che si intraveda una soluzione. Durante il Consiglio comunale straordinario del 13 novembre, fortemente voluto dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, azienda e sindacati non sono riusciti a trovare un’intesa, mantenendo le rispettive posizioni inamovibili.
La situazione attuale
La vertenza ruota principalmente attorno alla decisione della direzione aziendale di procedere con il licenziamento di 100 lavoratori somministrati. Una scelta che i sindacati – Fiom, Fim, Uilm e le RSU di stabilimento – continuano a contestare con forza, chiedendo soluzioni alternative per tutelare i posti di lavoro.
Nonostante i numerosi incontri avvenuti fino ad oggi, inclusa la riunione del 29 ottobre presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), non si registrano progressi significativi. La direzione aziendale mantiene le sue posizioni, aggravando una situazione già critica per i lavoratori coinvolti.
Sindacati: “Il passaggio in Regione è decisivo”
I rappresentanti sindacali hanno sottolineato l’importanza dell’appuntamento previsto per il 21 novembre presso la Regione Abruzzo. L’assessore regionale alle attività produttive, Tiziana Magnacca, si è impegnata a intervenire per cercare di sbloccare la situazione.
In una nota diffusa a seguito dell’ultimo incontro, i sindacati hanno espresso la loro frustrazione per l’ennesima riunione interlocutoria, ribadendo che l’incontro in Regione rappresenta una tappa cruciale:
“Rispetto alla riunione del 29 ottobre presso il MIMIT, l’azienda non ha fatto passi indietro. L’appuntamento del 21 novembre sarà decisivo per capire quale futuro attende i lavoratori e lo stabilimento”.
Un nodo strategico per il territorio
La LFoundry, primo stabilimento per importanza nella provincia dell’Aquila e uno dei più rilevanti in Abruzzo, non è solo un pilastro economico per Avezzano ma anche una realtà strategica a livello nazionale. La crisi dell’azienda ha dunque un impatto che va oltre i confini locali, ponendo seri interrogativi sul futuro industriale e occupazionale della regione.
Prospettive future
Con l’incontro in Regione ormai imminente, cresce l’attesa per capire se le istituzioni riusciranno a mediare una soluzione tra le parti. Tuttavia, l’intransigenza della direzione aziendale e la mancanza di passi concreti da parte del governo centrale rendono il clima particolarmente teso.
La vertenza LFoundry non rappresenta solo una sfida per i lavoratori coinvolti, ma anche un banco di prova per le politiche industriali della Regione Abruzzo. Riuscirà il prossimo incontro a segnare una svolta? I lavoratori, i sindacati e tutta la comunità locale lo sperano.