Con grande preoccupazione, apprendiamo la volontà dell’azienda Lfoundry di “tagliare” cento lavoratori somministrati a partire da gennaio 2025, dimostrando una totale mancanza di rispetto verso coloro che hanno garantito, fino ad oggi, la continuità della produzione. Queste persone, in alcuni casi lavoratori “flessibili” in Lfoundry da quasi 20 anni, giorno dopo giorno hanno contribuito al successo dell’azienda ed ora si trovano ora ad affrontare un NON futuro.
Il territorio marsicano, già colpito da una crisi economica che interessa vari settori, non sarà in grado di ricollocare tali professionalità nel breve termine. Non possiamo inoltre non considerare che la crisi dell’automotive, aumenterà la difficoltà di ricollocazione e il numero di famiglie che dovranno vivere con minori entrate. Questa situazione non solo colpisce i lavoratori direttamente interessati, ma si ripercuote sull’intero tessuto sociale ed economico della nostra comunità.
Come organizzazioni sindacali, non possiamo restare inerti di fronte a questa ingiustizia. Pertanto, aderiamo allo sciopero indetto dai colleghi FIM-FIOM-UILM, invitando le Istituzioni ad intervenire urgentemente e con azioni concrete per salvaguardare il futuro di questi lavoratori. È fondamentale che vengano rivalutate le decisioni prese e si assicuri un trattamento equo e dignitoso a chi, fino ad oggi, è stato considerato non degno delle migliori attenzioni.
Con questo intento, nei prossimi giorni, valuteremo tutte le azioni ulteriori e necessarie per la salvaguardia di tutti i somministrati coinvolti.