“La Grotta di Ciccio Felice, per il popolo di Avezzano, si vestì nel corso del tempo di vari significati: luogo sicuro sotto la coltre dei bombardamenti, dove la comunità continuò la sua vita con nascite e matrimoni. Oggi, rappresenta un luogo della memoria ma anche un luogo di futuro. Il prossimo 13 ottobre, riscopriremo nuovamente la grotta, assieme a storici locali e alle associazioni del territorio, dopo i diversi lavori di sistemazione e riqualificazione dell’area circostante, così come voluto dalla nostra amministrazione”. L’assessore con delega al turismo e alla riserva del Salviano, Alessandro Pierleoni, con queste parole, annuncia una notizia che, da qualche giorno a questa parte, sta già scaldando il cuore di cittadini e appassionati: l’antica grotta di Ciccio Felice, nel cuore della riserva del Salviano, sarà al centro di un nuovo corso turistico. Per domenica prossima, è stata organizzata una libera camminata che dai Cunicoli di Claudio condurrà fino alla nota grotta. “Questo percorso naturale ed escursionistico, che verrà portato all’attenzione della popolazione in maniera decisa, avrà un nuovo compito simbolico: diventerà il Cammino della Pace della città di Avezzano. – spiega l’assessore Pierleoni – Questo perché la grotta, anticamente usata dai romani è stata anche luogo di rifugio durante i pesanti bombardamenti alleati del 1943”. L’appuntamento per l’escursione e la riscoperta della grotta è fissato alle ore 10 di domenica prossima: il punto di ritrovo sarà il Parco Archeologico dei Cunicoli di Claudio.
“Domenica, – continua l’assessore – una volta arrivati alla grotta, avremo il piacere di ascoltare i racconti di chi visse realmente quelle esperienze, a partire dallo scrittore e storico locale Giovanbattista Pitoni. Prenderanno parte alla passeggiata Ethobrain, Ridertimi, l’Anpi Marsica, il gruppo AGESCI di Avezzano, l’Azione Cattolica Italiana di Avezzano e la Pro loco di Borgo Incile. La riscoperta della grotta ha due chiavi di lettura – conclude Pierleoni – innanzitutto è una riscoperta turistica, poiché contribuisce a mettere in luce un importante giacimento archeologico, preistorico e protostorico, del territorio avezzanese e marsicano. In secondo luogo, è una scoperta allegorica, perché rammenta un dolore che non dovrebbe essere mai più provato. Ciò che i nostri avi vissero sulla loro pelle ottant’anni fa, infatti, ai giorni nostri riaccade di nuovo, in altre parti del mondo. Vogliamo che quella grotta naturale, diventi ancora una volta un ricovero di speranza, capace di ‘svegliare’ le coscienze”. Quella di domenica sarà la prima iniziativa di un progetto a più tappe, ricco e composito, che l’ amministrazione comunale sta portando avanti per la valorizzazione dei siti archeologici e della Riserva naturale del Salviano.