Il mondo politico abruzzese e nazionale si stringe attorno alla famiglia di Romeo Ricciuti, scomparso all’età di 93 anni. Figura di rilievo delle istituzioni locali e nazionali, Ricciuti è stato un politico di grande esperienza, che ha dedicato la sua vita al servizio pubblico. Nato nel 1930 a Giuliano Teatino, avrebbe compiuto 94 anni il prossimo 5 ottobre. Dopo aver conseguito il diploma al liceo classico di Chieti e la laurea in Giurisprudenza a Perugia, Ricciuti ha intrapreso una lunga carriera nella politica e nelle istituzioni.
Negli anni ’60 divenne direttore regionale della Coldiretti all’Aquila, iniziando così il suo impegno nel campo agricolo e politico. Entrato nella Democrazia Cristiana, fu eletto nel 1970 nel primo Consiglio regionale d’Abruzzo e sette anni dopo fu nominato presidente della giunta regionale, un ruolo che mantenne fino alla metà degli anni ’80. Fu anche sindaco dell’Aquila, seppur per un brevissimo periodo, prima di entrare in Parlamento nel 1983.
Nel corso della sua carriera politica, Ricciuti ricoprì ruoli di rilievo a livello nazionale. Fu sottosegretario al ministero dell’Industria e al ministero dell’Agricoltura durante i governi guidati da Giulio Andreotti, tra il 1987 e il 1992. Dopo l’uscita dalla scena politica attiva, nel 1994 fu nominato presidente di Selex ES dal governo Berlusconi, mantenendo un ruolo importante nel settore industriale fino alla fine della sua vita lavorativa.
Il cordoglio delle istituzioni
La notizia della sua scomparsa ha suscitato numerosi messaggi di cordoglio dal mondo politico. Roberto Santangelo, assessore al Welfare e alla Cultura della Regione Abruzzo e presidente del consiglio comunale dell’Aquila, ha espresso il suo dolore per la perdita di un uomo che ha saputo rappresentare i valori della democrazia e della politica vicina ai cittadini. “Alla famiglia, in particolare ai figli Luca e Paola, porgo le più sentite condoglianze”, ha dichiarato.
Anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Massimo Verrecchia, ha voluto ricordare Ricciuti, sottolineando il suo legame indissolubile con l’Abruzzo e la sua lunga carriera politica. Verrecchia ha espresso vicinanza all’amico Luca, figlio di Ricciuti ed ex consigliere regionale, e alla famiglia.
Etelwardo Sigismondi, senatore e coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, ha definito Ricciuti “un esempio di impegno costante per il nostro territorio e per le istituzioni”. Anche Michele Fina, senatore del Partito Democratico, ha ricordato la figura di Ricciuti, definendolo “un protagonista assoluto della politica locale e nazionale”, e rimarcando l’importanza del suo contributo alla crescita dell’Abruzzo.
Tra i numerosi messaggi di cordoglio, Luciano D’Amico, capogruppo di opposizione nel consiglio regionale, ha sottolineato la perdita di “una figura di rilievo della storia istituzionale dell’Abruzzo”.
Guerino Testa, deputato abruzzese di Fratelli d’Italia, ha definito Ricciuti “un protagonista della sua terra”, esprimendo la sua vicinanza alla famiglia.
Il ricordo di una carriera esemplare
Le parole di Goffredo Palmerini, giornalista e scrittore aquilano, hanno ripercorso con affetto la carriera di Ricciuti, ricordando il suo impegno per l’Abruzzo e per la comunità degli abruzzesi all’estero. Palmerini ha evidenziato il contributo di Ricciuti durante gli anni Settanta, quando la regione conobbe una fase di grande sviluppo grazie alla sua guida.
Con la scomparsa di Romeo Ricciuti, l’Abruzzo perde una figura di riferimento delle sue istituzioni, un uomo che ha sempre lavorato con dedizione e passione per il bene comune. Alla sua famiglia, e in particolare ai figli Luca e Paola, giungono le più sentite condoglianze di tutta la comunità politica e civile.