Data la situazione nel campionato mondiale, ci si aspettava grande spettacolo sulla pista Azera e così è stato. Il circuito di Baku ci ha regalato, infatti, delle emozioni che non si vedevano da un po’ di tempo in F1: muri sfiorati, vetture di traverso, inseguimenti da film sono solo alcuni dei fatti che hanno caratterizzato la gara e che hanno riportato alla memoria le storiche sfide tra Ferrari e McLaren degli anni ’70, quando le due scuderie se le suonavano di santa ragione fino all’ultimo senza risparmiare un solo metro di posta.
Ma veniamo alla gara.
Parte in pole position Leclerc su Ferrari seguito subito dietro da Piastri su McLaren. I due danno subito spettacolo iniziando ad inanellare giri veloci a ripetizione senza risparmiare nulla. Il ferrarista sembra più a suo agio nella prima fase della gara, tant’è che riesce a prendere qualche secondo di margini dal pilota australiano.
Al 16° giro inizia la danza dei pit-stop: prima Piastri e subito dopo Leclerc che riesce a rientrare prima della McLaren ambedue qualche posizione più indietro. Ma ora è la volta degli altri piloti, i quali andando al cambio gomme riportano la situazione come all’inizio gara: 1° Leclerc e 2° Piastri.
A questo punto la gara prende fuoco: l’australiano si inventa una staccata al limite dell’impossibile e infila il ferrarista in curva 1, il quale aveva cercato di non uscire di traiettoria per non sporcare le gomme. Ad ogni modo l’australiano riesce a portare a termine la il sorpasso prendendo la leadership della gara.
Leclerc, ovviamente, non ci sta ed inizia a dare fondo a tutto quello che ha per riprendere la prima posizione: per quasi metà gara il monegasco rimane attaccato agli scarichi della McLaren cercando più volte il sorpasso in curva 1 (unico punto di possibile sorpasso). I due danno luogo ad una battaglia di nervi e di macchine degna degli anni ’70, con Leclerc che insegue come un mastino la sua preda e Piastri che rintuzza fino all’ultimo metro gli attacchi del ferrarista.
Alla fine la spunta Piastri su McLaren vicendo la gara alla grande poiché agli ultimissimi giri Leclerc pronuncia la fatidica frase “ No rear tyres” gomme finite. Una ottima prestazione, comunque due grandi piloti che hanno dato vita ad uno spettacolo di bravura e correttezza degne di questo sport.
Ma non è finita poiché Sainz e Perez, nel frattempo stanno combattendo per la terza posizione e qui avviene il colpo di scena del penultimo giro.
Perez su Red Bull tenta l’assalto a Sainz, ma quest’ultimo all’uscita di curva 1 riesce a rintuzzare l’attacco del messicano; alle successive curve 2 e 3 i due si affiancano con Sainz In leggero vantaggio su Perez ma i due si toccano improvvisamente finendo la loro corsa nel muro. Un vero peccato, in quanto avevano svolto anche loro un’ottima gara fino a quel momento.
In terza piazza, quindi termina l’inglese Russell su Mercedes dopo aver disputato una gara con diversi problemi di bilanciamento della vettura.
Chi ha fatto da spettatore è stato Max Verstappen attuale leader del campionato che ha terminato in 5^ posizione senza mai impensierire i primi e alle prese con una vettura che sembra aver raggiunto i limite prestazionale.
Da segnalare l’ottimo risultato di Norris sull’altra McLaren partito in 17 posizione per problemi avuti in qualifica, e i due piloti esordienti Colapinto su Williams e Bearman su Haas piazzatisi rispettivamente in 8^ e 10^ posizione.
Il prossimo prossimo appuntamento sarà a Singapore il 22 settembre circuito molto diverso da quello Azero e visto quanto accaduto si prevede una corsa spettacolare anche in quella location orientale.
Tutti a Singapore tra una settimana.
Restate sintonizzati.
- PIASTRI
- LECLERC
- RUSSELL
- NORRIS
- VERSTAPPEN
- ALONSO
- ALBON
- COLAPINTO
- HAMILTON
- BEARMAN
- HULKENBERG
- GASLY
- RICCIARDO
- ZHOU
- OCON
- BOTTAS
- PEREZ (incidente)
- SAINZ (incidente)
- STROLL (ritirato)
- TSUNODA (ritirato)