CANISTRO – Un orso è stato investito questa notte sulla Superstrada del Liri, Avezzano-Sora, arteria che attraversa l’intera Valle Roveto, zona dove ormai da diversi anni è accertata la presenza stabile di orsi, quale naturale corridoio di collegamento tra Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e il Parco regionale dei Simbruini.
Intorno all’1,30, l’animale si trovava lungo la carreggiata della trafficata arteria stradale, quando un veicolo, proveniente dalla direzione opposta, ha impattato contro il plantigrado che, a seguito dell’urto e spaventato, ha scavalcato il guardrail e si è rifugiato nella vegetazione circostante la strada di ingresso di Canistro.
L’incidente è stato segnalato al 112 dei Carabinieri che ha allertato il servizio veterinario della ASL che a sua volta ha chiesto il supporto del dott. Leonardo Gentile, veterinario del Parco.
Sul posto, quindi, si sono recati i Carabinieri forestali, i Guardia Parco e Carabinieri della locale stazione, allertati dal conducente dell’auto che, fortunatamente, è rimasto illeso.
Purtroppo non ce l’ha fatta ed è morto nelle scorse ore.
Le scelte operate dalle 4:30 di questa notte a quando l’orso è morto hanno seguito i protocolli standard che si applicano quando ci sono situazioni complesse ed emergenziali, e quando ci si trova ad operare in condizioni critiche, con un orso adulto, sicuramente spaventato dall’incidente, di 183 kg, in grado di muoversi, perché all’inizio si è spostato da solo, e quindi teoricamente anche pericoloso per gli operatori.
Il ritrovamento del corpo dell’orso tra la vegetazione ha sollevato una certa preoccupazione per la fauna selvatica. Non dimentichiamoci che l’anno scorso morì investito l’orso Juan Carrito amatissimo in tutto l’Abruzzo. Ora la morte di quest’altro orso per investimento. Sulla vicenda interviene l’Associazione Italina Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in una nota annuncia la presentazione nei prossimi giorni di un esposto per chiedere la verifica di quanto accaduto ma soprattutto gli animalisti insistono come fanno da anni sulla necessità di costruire i ponti erbosi che permetterebbero il passaggio degli orsi e degli altri selvatici senza mettere a repentaglio ogni volta la loro vita e anche quella degli automobilisti.