A pochi giorni dall’inizio di Gironi Divini, cresce l’attesa per conoscere i nomi dei vini finalisti. Un lungo lavoro di selezione, ha portato il direttore tecnico dell’evento Franco Santini a definire la lista delle etichette che maggiormente si sono distinte nel corso dell’ultimo anno. “Non si tratta necessariamente dei vini più buoni in assoluto”, spiega Santini, “anche perché il concetto di buono è sempre relativo e condizionato dal contesto. Posso assicurare però che si tratta di bottiglie che per originalità, aderenza territoriale e qualità organolettica, hanno meritato una menzione. Ecco, allora, che accanto a nomi noti, di aziende storiche o di realtà imprenditoriali importanti, troviamo etichette di piccolissimi produttori artigianali, spesso sconosciuti al grande pubblico. Perché l’obiettivo non è stabilire quale sia il vino migliore, ma far capire che l’Abruzzo del vino è ricco e sfaccettato, ed ha tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto di rilievo sulle mappe vitivinicole mondiali”.
Come sempre, i vini sono divisi in batterie organizzate per vitigno, con il focus sempre centrato sugli autoctoni abruzzesi. Nelle tre serate finali – da giovedì 22 a sabato 24 agosto, dalle 20:00 in poi – il calice passerà in mano ad una giuria di wine lovers ed appassionati, che assaggeranno alla cieca i vini e ne decreteranno il “migliore”, valutando i prodotti dal punto di vista puramente edonistico. (il programma completo e le prenotazioni saranno a breve disponibili sul sito ufficiale della manifestazione https://www.gironidivini.it ).
Gironi Divini si distingue da tutte le altre manifestazioni enogastronomiche in corso non solo per questa singolare formula, che prevede un doppio livello di giudizio (quello del professionista e quello del semplice amatore), ma anche per un’attenzione totale al vino di qualità. Il vino è protagonista assoluto, all’interno di spazi storici affascinanti, con accesso limitato, in modo da garantire la necessaria tranquillità e l’atmosfera migliore per una bevuta consapevole, come è giusto che sia per il rispetto del prodotto e di chi faticosamente lo lavora. Niente file chilometriche, niente resse per accaparrarsi un bicchiere di bianco o rosso senza nome, ma una gestione degli spazi attenta e finalizzata ad una fruizione rilassata e attenta, con un piccolo punto food di qualità per chi vuole accompagnare il calice. Per informazioni e prenotazioni www.gironidivini.