Non è tardata nemmeno questa volta la nota del Partito Democratico che come sempre sguazza nelle diatribe interne dei partiti avversari, dimenticando spesso le proprie. Ultima l’alleanza con Forza Italia (altro pulpito che predica bene e razzola male), nelle comunali di Capistrello.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Partito democratico d’Abruzzo.
“Crepiamo Verrecchia”: è l’ordine impartito dall’assessore regionale Mario Quaglieri ai suoi amici e sostenitori nei confronti del consigliere regionale Massimo Verrecchia, così come riportato dalla stampa di oggi. Una frase di una violenza inaudita, usata non contro un avversario politico ma verso un collega di partito: entrambi appartengono a Fratelli d’Italia.
Esprimiamo grave preoccupazione per i toni e le modalità di un conflitto tutto interno a Fratelli d’Italia, che si gioca sulla pelle delle cittadine e dei cittadini di Avezzano, della provincia dell’Aquila e dell’Abruzzo all’interno di logiche di posizionamento e di potere.
Questo è quello che sta accadendo nel collegio che ha eletto Giorgia Meloni. Questo è il livello di grave degenerazione con il quale stanno infettando le istituzioni, che non sono a disposizione delle risse interne a Fratelli d’Italia.
Il fatto che questo accada tra esponenti della stessa maggioranza e dello stesso partito in Consiglio regionale è emblematico della totale inadeguatezza di questa classe dirigente, che di tutto si occupa tranne che del futuro delle abruzzesi e degli abruzzesi.
Con questo clima come fanno ad occuparsi della Zes sbagliata, dell’acqua per il Fucino, della Carta degli Aiuti ammissibili, delle liste di attesa e dei debiti soffocanti delle case di riposo del nostro ordinamento comunitario? Sembra di essere a qualche ora da un duello definitivo. Duecento anni fa ci si affidava ai duelli per i chiarimenti conclusivi, adesso è possibile che tutto si risolva in ragione delle emergenze dell’Abruzzo?
Chiunque, dentro Fratelli d’Italia, abbia ancora un minimo senso delle istituzioni, intervenga per mettere fine a questa rissa.