TAGLIACOZZO – Nella città di Tagliacozzo, arriva l’esposizione delle opere del giovane artista Gianmarco Rossi nella mostra dal titolo “E SE…”, a cura di Marta Valente. Con il patrocinio del Comune di Tagliacozzo, l’esposizione si terrà dal 2 al 9 agosto proprio a Palazzo di Città e l’inaugurazione si svolgerà il 2 agosto alle ore 18.00, in presenza dell’artista.
Saranno in mostra undici opere realizzate con varie tecniche, dalla pittura ad olio alla scultura, fino all’installazione sonora. Con l’ambizione di mettersi in gioco nel mondo dell’arte, vediamo l’artista viterbese per la prima volta esposto in una mostra personale.
“E SE…” è una mostra che racconta di tutti. Con le sue opere Gianmarco Rossi si addentra nei più profondi moti e disturbi della mente umana. Nei suoi quadri gli individui, nudi e soli, producono morte, soffocando la propria esistenza.
Entrare in contatto con queste opere si auspica possa essere un modo per conoscersi e rendersi consapevoli che siamo i soli a poter agire su noi stessi.
La sua ricerca artistica si è inizialmente concentrata sul corpo umano e su come la mente possa cambiarlo, a tal punto da modificarne mostruosamente i connotati. Partendo dalla sua esperienza personale ha cercato, tramite l’arte, di realizzare rappresentazioni visive di disagi interiori comuni. Il corpo, da intimo involucro di ossa e organi, diventa artefice di un suicidio: l’esistenza che porta alla non esistenza. Concentratosi prima sulla pittura, si è poi dedicato in tempi più recenti alla sperimentazione scultorea utilizzando materiali poveri, ad esempio corrugato e fil di ferro.
Gianmarco Rossi, nato a Viterbo nel 2001, vive e studia a Roma per poi laurearsi in pittura all’Accademia di Belle Arti. Durante questi anni, nel pieno sviluppo della sua ricerca artistica, partecipa a varie mostre non soltanto nella capitale, con un collettivo di artisti.
“Un giorno, mostrando le mie opere ad una persona che non vedevo da tempo, lei mi disse “sembrano tutte così tristi, mi mettono angoscia […] la prossima volta torna con qualcosa di più bello e felice”. Così ho iniziato a domandarmi se esistesse una reale correlazione tra felicità e bellezza. Non c’è bellezza nel dolore? È da qui che parte la mia ricerca artistica”, le parole dell’artista.
La mostra sarà accompagnata da un’installazione sonora a cura del collettivo artistico Gruppo MAGMA fruibile individualmente tramite un QR Code.