AVEZZANO – Chi ha visto “La guerra dei Roses” conosce le assurde vicende di una coppia che smette di essere tale per diventare “altro”, per soddisfare le proprie velleità personali a discapito di tutta la famiglia.
È un film a tratti grottesco e divertente che però racchiude e sintetizza lo squallore e la stupidità di anteporre le proprie convinzioni ed interessi a discapito degli altri.
Ad Avezzano è in atto la guerra dei dehors, stessa trama e probabilmente stesso finale, con la differenza che non si tratta di una pellicola cinematografica, ma della triste realtà di una città destinata, a quanto pare, a dover diventare “altro”.
“Altro” in senso stretto e ampio del termine; una città che per volere di “altri” si rifà un look non richiesto e non prioritario, una città che sempre “altri” vorrebbero modificare nell’intimo del suo tessuto sociale e, nelle già scarse ma radicate, tradizioni.
Lo smantellamento forzato di installazioni (dehors) poste in essere con l’autorizzazione della amministrazione, le spese per la realizzazione delle stesse e ora per lo smantellamento sempre a carico dei titolari delle attività interessate, la “gestibilità'” delle attività commerciali balzano in secondo piano rispetto ai desideri fantasiosi e di dubbia utilità di amministratori che, per essere eletti a ricoprire le attuali cariche, avevano promesso ben altro ai votanti.
I dehor sono ovviamente uno dei tanti motivi di mal contento da parte dei cittadini, e per cittadini si intendono tutti, ma proprio tutti, commercianti e non.
Andrebbe ricordato a chi si è “guadagnato” una poltroncina al palazzo di città che “la città (è) bella” quando chi la abita è contento di risiedervi, quando non si cerca di cancellare un passato diventato storia, quando non si tenta di trasformare una intera cittadinanza in automi, propedeutici solo ad avallare decisioni sconsiderate.
Nella “Guerra dei Roses” alla fine muoiono tutti, distruggendo quanto avevano costruito nel corso degli anni. Ma in questo contesto per fortuna stiamo parlando solo di un film, mentre per Avezzano si sta parlando di realtà. A riguardo pubblichiamo anche il comunicato stampa pervenuto dal Comitato commercianti di Avezzano Centro.
«Il Comitato commercianti di Avezzano centro, esprime piena solidarietà ai titolari della “Pizzeria Corrado” in merito alla decisione della Amministrazione comunale di rimuovere il dehor della suddetta attività, ovviamente a spese dei titolari, per lasciare spazio alla fantasiosa, per usare un eufemismo, idea di ”città bella” pensata da chi dovrebbe amministrarci.
La “Pizzeria Corrado” con 53 anni di esercizio, che sarebbe già un record meritevole di medaglia al valore, rappresenta un pezzo di storia della città di Avezzano: il memorabile punto di incontro e di ristoro di svariate generazioni locali.
I titolari della “Pizzeria Corrado”, come la maggior parte dei commercianti, hanno investito l’intera vita professionale e tutte le loro risorse sul territorio, pertanto, sarebbe stata auspicabile una soluzione che, quantomeno, non li vedesse penalizzati.
Ribadiamo, dunque, il nostro rammarico per la ostinata mancanza di condivisione dell’idea di “città bella” con la categoria dei commercianti che, evidentemente, conta solo per necessità di “cassa”.
Ci chiediamo, sommessamente, se l’amministrazione stia monitorando le ricadute effettive di certi cambiamenti (pista ciclabile, isola pedonale, dislocazione del mercato) sulla produttività e sulla socialità della città di Avezzano visto che, a lume di naso, nulla sembra essere migliorato né in termini di miglior profitto né in termini di maggiore attrattiva.
Piazza Risorgimento, seppur zampillante e colorita, non pullula di folle , mentre il parcheggio del “Palazzaccio” adiacente alla Piazza versa in un un degrado vergognoso e la stazione di Avezzano, poi, neanche a parlarne: è sotto gli occhi di tutti salvo di chi dovrebbe vedere! Le piste ciclabili, oltretutto, un fallimento indiscutibile che non vede fruitori e che ha sottratto soltanto posteggi senza, peraltro, che sia stato dato seguito alla promessa del “nuovo piano parcheggi a disco orario” la cui assenza procurerà ulteriore disagio in occasione delle festività natalizie, quando, per l’appunto, il traffico è fisiologicamente più intenso e l’agevolezza del parcheggio, un servizio necessario al cittadino e non, come qualche latitante fan della mobilità sostenibile vorrebbe dare a credere, un pretestuoso optional inventato dalla categoria dei commercianti di Avezzano.
Ad ogni buon conto nella speranza che la “Pizzeria Corrado” possa proseguire serenamente il proprio esercizio con la dignità e serietà che li ha sempre contraddistinti, auspichiamo una “città bella” che sia riguardosa anche dei sacrifici generazionali profusi da tutta la categoria commerciale e produttiva di questa città, ambulanti compresi, che nulla rivendicano in cambio salvo il diritto di lavorare in santa pace! – Gianni Napoleone Presidente – Giuliana Di Pasquale Vicepresidente».