PESCARA – Uno scandalo finanziario svelato non da un’indagine giudiziaria, e nemmeno da inchiesta giornalistica: ma da un comico all’interno di uno show televisivo, molto apprezzato dal pubblico, strutturato su cartoni animati che parlano con le voci dei protagonisti.
E’ la trama del romanzo “I soldi degli altri” scritto da Mirco Dondi, storico dell’Università di Bologna, fra gli studiosi di maggior rilievo dell’Italia degli anni Sessanta e Settanta ma anche scrittore: il volume, edito nel 2023 da Vallecchi, sarà presentato a Pescara dopodomani, giovedì 23 maggio, su iniziativa della Fondazione “Abruzzo Riforme”, nella sede di via Lungaterno Sud 68, con inizio alle 17.30. Con l’autore dialogheranno altri due storici, i professori dell’Università di Teramo Pasquale Iuso e Andrea Sangiovanni.
In questa sua seconda opera narrativa, Dondi conduce il lettore all’interno di una storia complessa ed articolata, che permette di gettare lo sguardo su quei lati oscuri del potere che molte volte non vengono focalizzati. Due infatti sono i piani che si intrecciano e si rincorrono: quello della grande finanza e dei personaggi spesso sfuggenti e sconosciuti che la caratterizzano, e quello dell’informazione composta, invece, da personaggi conosciuti e per questo esposti al grande pubblico. Questo duplice piano pone così in luce due altrettanto grandi temi: da una parte la forza di un potere talvolta oscuro ma certamente forte come quello finanziario; dall’altra la forza altrettanto intensa per le sue capacità distorsive e di manipolazione come quella dei media.
Il romanzo non lascia spazio alla storia in senso proprio ma permette, partendo proprio da un racconto di fantasia, di intrecciare la lunga filiera della finanza e dei soldi nella storia della Repubblica e l’altrettanto importante ruolo assunto dai media nella costruzione e narrazione della storia politica. Per questo la Fondazione Abruzzo Riforme ha scelto di presentarlo e discuterlo con l’autore, che è storico di professione. Il dialogo con Pasquale Iuso e Andrea Sangiovanni, a loro volta storici e i cui percorsi di ricerca intersecano in vario modo quelli di Dondi, permetterà di affrontare molti temi, come ad esempio il modo in cui la storia può essere comunicata. Ma anche il modo in cui i media, attraverso le loro cronache, hanno formato l’opinione pubblica deformando talvolta il senso comune.