Un pacco al cui interno erano nascosti 20 chili di marijuana è stato scoperto e sequestrato dalla Guardia di Finanza di Rieti nel corso delle attività di controllo economico del territorio a contrasto della contraffazione e dello spaccio di sostanze stupefacenti, nel centro di smistamento di un corriere espresso della sabina.
Il plico intercettato, risultato in transito in quanto proveniente dal sud Italia e diretto, presumibilmente, all’estero, avrebbe dovuto contenere dei profumi e fragranze di origini naturali; in realtà, dallo stesso proveniva un forte ed inconfondibile odore di cannabis.
I finanzieri, notiziata l’A.G. competente, procedevano all’immediata apertura del pacco e all’accertamento del contenuto, rinvenendo al suo interno circa 20 Kg di sostanza del tipo “Marijuana” la cui analisi, effettuata in maniera speditiva in loco mediante drop-test in uso al Corpo e successivamente presso il laboratorio, ha confermato la presenza di THC nella sostanza con valori tre volte superiori a quelli consentiti dalla legge
La sostanza, confezionata all’interno di sacchi di plastica sottovuoto, è stata posta sotto sequestro dai militari del Gruppo di Rieti intervenuti; nel corso del controllo è stata inoltre acquisita la documentazione accompagnatoria alla spedizione.
I finanzieri, anche con l’ausilio dell’unità cinofile, effettuano periodicamente i controlli esterni dei colli giacenti presso i magazzini dei corrieri espressi, al fine di individuare l’eventuale occultamento di prodotti illeciti o sostanze stupefacenti, nell’ambito di un più ampio dispositivo di contrasto ai traffici illeciti basato sull’analisi preventiva dei fattori di rischio.
L’operazione delle Fiamme Gialle reatine conferma la costante attenzione della Guardia di Finanza alla tutela del cittadino, non solo in relazione al contrasto all’evasione fiscale ed all’economia sommersa, ma anche in relazione al contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, in sinergia con le altre Forze di Polizia operanti sul territorio. Quanto sopra si comunica, ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca costituzionalmente garantito e nel rispetto dei diritti degli indagati che, in considerazione dell’attuale fase di indagini preliminari, sono da presumersi innocenti fino alla sentenza irrevocabile che ne accerti la colpevolezza.