Sale a 51 il numero delle vittime provocate dagli incendi boschivi in Cile che si sono estesi alle zone abitate nella regione di Valparaiso. Lo ha reso noto la ministra dell’Interno, Carolina Tohá. “La situazione a Valparaíso è la più delicata in queste ore: è stato senza dubbio l’incendio che ha provocato più perdite umane e probabilmente la situazione di emergenza, dopo il terremoto del 2010, con più vittime in Cile in tempi recenti”, ha dichiarato la ministra, aggiungendo di temere che si possa arrivare ad un numero di vittime “molto più alto di quello che conosciamo attualmente”.
Sono infatti ancora al lavoro le 11 squadre di esperti del servizio medico legale preposti a recuperare i corpi negli edifici che sono stati distrutti dalle fiamme, che sono in tutto un migliaio. Tohà ha anche aggiunto che si sta indagando sulla possibilità che uno di questi incendi, il più grave quello a Las Tablas, sia stato di natura dolosa.
“Questo è motivo di grande preoccupazione, perché che un incendio che provoca una tale devastazione e perdita di vite umane sia stato originato intenzionalmente costituisce un allarme sociale della massima gravità”, ha concluso la ministra, precisando è stato vietato il trasporto di combustibili in bidoni.
(Adnkronos)