L’AQUILA – “Con straordinario tempismo il candidato Piccinini scopre il turismo slow come fattore attrattivo del nostro territorio, ma appropriandosi del lavoro altrui, finisce per fare la figura del “trusciante”, così in un comunicato stampa i canditati consiglieri del Pd, Pierpaolo Pietrucci e Lorenzo Berardinetti.
Continuano i dem: “E visto che è in vena di copiare ciò che il centrosinistra ha fatto nella precedente legislatura, per le sue prossime uscite gli suggeriamo, per onestà intellettuale, di ricordare:
- la Legge regionale sui Cammini n. 52, promossa nel 2017 dal consigliere Pietrucci e dagli assessori Berardinetti e D’Ignazio ed elaborata coinvolgendo associazioni e CAI;
- il progetto promosso da Pietrucci della pista ciclabile che dall’Alto Aterno scende all’Aquila e prosegue verso la Valle Subequana, finanziato con 22 milioni di euro e che – dopo i primi sei km. realizzati – è ora fermo al Comune dell’Aquila;
- la Legge regionale 27 dicembre 2016, n. 42 promossa da Pietrucci che Istituisce la Rete Escursionistica Alpinistica Speleologica Torrentistica Abruzzo (REASTA) per lo sviluppo sostenibile socio-economico delle zone montane e nuove norme per il Soccorso in ambiente montano;
- Giovanni Lolli, insieme a Pietrucci, nel 2019 promosse col Parco, il CAI e i Comuni del territorio pedemontano un progetto per la ristrutturazione della Rete dei sentieri (quasi 1.000 km.), delle ferrate e dei rifugi del Gran Sasso su tutti i suoi versanti;
- il progetto di valorizzazione del Lago di Campotosto che, dopo la firma di un Protocollo d’Intesa tra Regione, Enel, Parco e Comuni, è stato vergognosamente abbandonato;
- i 16 milioni di euro per lo sviluppo turistico nell’altopiano delle Rocche a favore dei Comuni di Ovindoli, Rocca di Mezzo e Rocca di Cambio, per le stazioni invernali, i parcheggi e le piste ciclabili;
- l’esperienza di grande successo del Cammino dei Briganti (per informazioni può contattare il Comune di Sante Marie o direttamente il suo sindaco Berardinetti);
- gli itinerari religiosi realizzati con le DMC (le associazioni degli operatori turistici locali): “Il Cammino del Perdono” che lega la storia di Celestino V all’Umbria di San Francesco e alla Puglia di Padre Pio lungo i tratturi e le vie della transumanza e “Un viaggio nella storia d’Abruzzo” un itinerario di 330 km che dalla Valle Peligna conduce a Scanno, nel Parco nazionale della Majella, attraverso quattro percorsi che toccano anche L’Aquila e l’area Amiternina.
Infine, sempre per dignità, correttezza e buon gusto, qualsiasi candidato del centrodestra dovrebbe chiedere scusa per aver “boicottato” in questi ultimi cinque anni tutti questi programmi avviati, salvo investire ora qualche spicciolo preso dal PNRR che la Meloni ha pure osteggiato.