L’AQUILA. Risse tra bande: il nuovo caso alla Villa comunale, ancora violenze e segnalazioni di spaccio e degrado, richiesta con urgenza la commissione consiliare.
“Ormai una situazione insostenibile” – tuona l’assessore alla sicurezza urbana e Videosorveglianza, Fabrizio Taranta – “ora arrivano telecamere e vigilanza privata”. L’allarme sociale del disagio giovanile, quindi, torna nel dibattito politico in consiglio comunale.
Il Comune annuncia che è imminente l’arrivo di due iniziative annunciate e attese: il maxi piano di potenziamento del sistema di telecamere e il monitoraggio da parte della vigilanza privata.
Un progetto di quasi 1000 le telecamere di videosorveglianza che verranno installate tra il centro storico, la periferia e le frazioni del comune dell’Aquila nell’ambito di una rete interconnessa tra Polizia Municipale, Questura, Carabinieri e Guardia di Finanza con l’obiettivo di contrastare fenomeni di criminalità e inciviltà urbana. Il valore complessivo del progetto, a cura del Comune dell’Aquila, è di 4 milioni di euro provenienti dal Fondo Complementare al Pnrr per le aree del sisma 2009-2016.
Un intervento unico sul territorio nazionale, che sarà esteso nei prossimi mesi anche ad altri comuni del territorio provinciale: non è mai stata realizzata, infatti, una rete integrata di videosorveglianza ad alto contenuto tecnologico di queste dimensioni e che interessa una superficie comunale di 473 chilometri quadrati, la nona per estensione in Italia. I siti dove verranno installati i dispositivi sono circa 200 per un diametro di circa 23 chilometri, comprese le 60 frazioni.