di Sveva Villoresi
TAGLIACOZZO – Costa caro e amaro il biglietto per il viaggio più esclusivo che la vita possa offrire. Per trasferirsi all’altro mondo occorre avere un portafoglio a fisarmonica. Intorno ai sei-settemila euro si aggira la cifra per soddisfare l’ultimo desiderio: l’acquisto di un monolocale al cimitero e una cerimonia funebre poco più che dignitosa.
Si comincia con l’acquisto del loculo. Primo, secondo, terzo, quarto o quinto piano? A disposizione anche posti in colombaia per chi desiderasse farsi ridurre in cenere prima del tempo. È questione di prezzi e tariffe. La casa, quella terrena, come arcinoto, è il bancomat di Stato, Regioni, Province e Comuni. Ma, per questi ultimi, non fa eccezione nemmeno l’estrema dimora. Per fare “cassa” vanno giù come mazzapicchi. Il solo acquisto del loculo, chiavi in mano, alleggerisce di parecchio le tasche.
A Tagliacozzo, più che accendere un lumino al caro estinto, conviene da “morituri” accendere un mutuo in banca. Il loculo al pianterreno, ovvero di prima fila, vale 2530 euro. Stesso prezzo per la seconda e terza fila. Salendo su, in quarta fila, si ottiene un piccolo sconto: 2300 euro. Il piano attico, ovvero la quinta fila, quella da raggiungere con adeguata attrezzatura, ha un costo un pochino più modesto: 2070 euro. Per il piccolo spazio in colombaia, prezzo stracciato: 600 euro. Poi c’è da pagare il biglietto di ingresso, una ottantina di euro nei giorni normali.
Ma, prima di esalare l’ultimo respiro, conviene farsi bene i conti . Il balzello, infatti, si applica con una progressione da manicomio. Se si sceglie di morire in giorno pre-festivo, agli ottanta euro iniziali se ne debbono aggiungere altri 24. E, se di domenica o in altri giorni festivi, ne occorrono 40 in più. È vivamente sconsigliato, infine, lasciare questo mondo nei giorni di Natale o di Santo Stefano. Di Capodanno o di Pasqua, di Pasquetta o Ferragosto. In questi santi giorni, infatti, il Comune martella di brutto: gli ottanta euro iniziali si raddoppiano. Non secondarie le spese per l’agenzia di pompe funebri. Un funerale semplice e dignitoso, oscilla fra i tremila e i quattromila euro. E, per finire, l’offerta al celebrante della cerimonia religiosa. Con sei-settemila euro si può morire in santa pace. Si fa per dire.