AVEZZANO – Il prossimo 7 novembre verrà inaugurato a Roma, presso il Parco della Romanina, il Giardino della Giustizia, dedicato ai 27 magistrati italiani assassinati. Successivamente, dalle ore 11, presso l’Auditorium “Ennio Morricone” della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata, in Via Columbia 1, si terrà una commemorazione dei magistrati uccisi e la presentazione del libro “Ritratti del coraggio. Durante l’incontro, l’attore marsicano Corrado Oddi, interprete di Giovanni Falcone nel documentario dedicato da RAI Storia al magistrato, leggerà alcuni brani tratti dal libro “Ritratti del coraggio. Lo Stato italiano e i suoi magistrati”.
In un mondo asservito al calcolo e alla convenienza, dominato dal dio denaro e dal carrierismo più sfrenato, suona veramente strano che qualcuno abbia potuto orientare la sua condotta secondo parametri diversi ed avere una visione del mondo e della vita in cui i valori sono l’unica guida. Eppure, a chi volesse dubitarne, ci sono, purtroppo, non solo le storie raccontate in questo libro. Perché le vittime della propria personale coerenza e della ferocia della mafia e del terrorismo sono state moltissime in Italia. Non solo magistrati. Carabinieri, poliziotti, giornalisti, avvocati, professionisti, professori, sacerdoti: non c’è categoria che non abbia avuto i propri martiri. E poi moltissime persone comuni, individui che avevano, semplicemente, deciso di dire “No” di fronte a un’ingiustizia o a un sopruso.
Nonostante ciò, il fenomeno continua a non essere percepito pienamente, appare, anzi, quasi rimosso dalla storia del nostro paese. I giovani, pur conoscendo le vicende di Falcone e Borsellino, ignorano, per la gran parte, i nomi di tutti gli altri magistrati uccisi e rimangono, quasi sempre, senza parole quando si indica il numero complessivo delle vittime. Il motivo per cui la guerra contro la grande criminalità non è ancora vinta in Italia, nonostante omicidi, stragi e la, indubbia, conseguente forte reazione della società civile va colto, soprattutto, in un dato di carattere culturale. Qualsiasi tipo di organizzazione statuale ha bisogno del sostegno di una “comunità” e di un adeguato “ambiente” sociale e culturale per poter sopravvivere e progredire. Ha bisogno di conoscere e ricordare. Per questa ragione, per ricordare e per sperare nel futuro, sono state piantumate 27 querce nel Giardino della Giustizia di Roma ed è stato scritto il libro che verrà presentato all’Università di Tor Vergata. All’iniziativa parteciperanno numerose Autorità, magistrati, docenti universitari e 300 ragazzi delle scuole secondarie.