CAMPOTOSTO – Mille euro raccolti con il mercatino di beneficenza organizzato domenica scorsa, 4 giugno, a Campotosto dall’artigiana Assunta Perilli, titolare della bottega ‘La fonte della tessitura’ e depositaria dell’antica arte del filato (che porta avanti usando un antico telaio ottocentesco della nonna), nella giornata dedicata all’artigianato, alla convivialità, alla scoperta del paese di Campotosto e delle sue bontà, nonostante il meteo incerto e mutevole delle ultime settimane. Con un ospite d’eccezione che ha allietato e divertito, girando il paese, soffermandosi a parlare, osservando e registrando, come soltanto lui sa fare, sensazioni, modi di dire, dialettismi, proverbi campotostari: il teramano Gino Bucci, per tutti ‘L’Abruzzese fuori sede’, autore amatissimo dagli abruzzesi (e non solo) di filastrocche, aneddoti, poesie ‘discutibili’ e racconti. E che ha raccolto nel suo primo libro, ‘Rime toscibili’, pubblicato nell’estate del 2022 dalla casa editrice Ricerche&Redazioni, e già presentato 127 volte in altrettanti paesetti, città, borghi, frazioni e contrade dell’Abruzzo. Una ‘alleanza’ ironica e di amicizia quella tra Bucci e l’artigiana Perilli, tradotta in una domenica diversa, con una trentina di persone di tutte le età che si sono messe alla prova con gli strumenti e le tecniche del laboratorio di tessitura della mattinata, riproposto dopo sette anni di interruzione: dal terremoto del 2016, cioè, che ha stravolto, a poca distanza dal sisma del 2009, vita e certezze dei 60 campotostari tenacemente attaccati al loro territorio.
E con Bucci si è parlato, nel corso della presentazione, della genesi del suo libro, del rapporto (non solo di tipo intellettuale) del giovane autore con altri importanti scrittori abruzzesi, come Donatella Di Pietrantonio e Remo Rapino, entrambi premi Campiello, e anche dell’affiatamento che di recente ha legato Bucci, appassionato studioso dei dialetti locali abruzzesi e di toponomastica, al linguista Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e con il quale terrà un evento dedicato ai dialetti il 25 agosto. Con Bucci si è dialogato anche su temi più impegnativi, sempre in chiave ironica e ‘toscibile’ (discutibile, come spiega l’autore inventore del termine che aspira a entrare nel dizionario della Crusca), come la libertà, la dignità dei piccoli borghi in lotta contro lo spopolamento, l’importanza di promuovere e salvaguardare le centinaia di dialetti che arricchiscono la storia dell’Abruzzo dalla costa alla montagna, il ruolo preponderante (nel bene e nel male) assunto dai social nella comunicazione contemporanea. A chiosa della presentazione un annuncio che, soltanto sino a pochi mesi fa, era semplicemente un sogno: realizzare la ‘guida delle frazioni dell’Abruzzo’, impresa titanica alla quale Bucci ha già incominciato a lavorare.
“Tanti i coraggiosi che hanno provato la trasformazione del lino e, chi più e chi meno, hanno comunque realizzato un filo. Una filiera difficile quella del lino, non paragonabile a quella, pur interessante nelle sue molteplici tecniche, della lana – spiega Perilli -. Hanno voluto provare anche alcuni bambini, e chissà se non potrà essere d’auspicio per nuovi futuri piccoli artigiani del tessuto, un lavoro meraviglioso”. La soddisfazione maggiore è l’importo raccolto nel giro di poche ore con la vendita dei dolcetti in tessuto e altri manufatti artigianali: i mille euro verranno ora consegnati alle associazioni che si occupano di disabili ‘Il laboratorio di Chiara’ e ‘Autismo Abruzzo onlus’. Al di là del buffet di dolci in tessuto, a fine mercatino un buffet vero è offerto dalla ‘Catering 24, il progetto della ‘Comunità XXIV Luglio’ dell’Aquila nato per creare percorsi di inserimento lavorativo per persone con disabilità. “Il buffet, sia vero che finto, ha attirato l’attenzione di tutti per la singolarità dell’idea – prosegue Perilli -; ringrazio tutte le persone che mi hanno aiutato, che hanno partecipato, percorrendo anche diversi chilometri, e ringrazio in modo particolare Gino, amico di Campotosto. Un grazie anche a Susanna Buffa che ha cantato, accompagnata dalla sua chitarra, alcuni brani della tradizione aquilana, e il piccolo Leo, che ha intervallato la presentazione del libro con battute ironiche all’altezza della situazione”.