AVEZZANO – Incandescente botta e risposta fra De Angelis e l’opposizione consiliare dopo il consiglio deserto dell’altro giorno e alla vigila di quelli riparatore del 18. Opposizione che invita De Angelis a dimettersi per davvero, dopo aver preso atto di questa maggioranza che potremmo definire “Portobello – Il mercatino del venerdì” dove tutti sono pronti a rimettere in discussione tutto ad ogni piccolo o grande movimento. De Angelis, invece, che parla di brutta pagina, di tono muscolare esagerato soprattutto adesso che l’Amministrazione sta portando e termine, da un lato, e iniziando, dall’altro, importanti opere pubbliche.
Questa la nota del gruppo dell’opposizione a firma dei consiglieri Di Pangrazio, Carpineta, Gallese, Babbo, Verdecchia, Di Berardino ed Eligi: «Un sindaco assente e distante dalla Città, troppo impegnato ad assegnare poltrone e incarichi per ascoltare le istanze dei cittadini e persino per portare avanti i lavori già approntati dalla precedente Amministrazione- esordiscono con una secca bocciatura i consiglieri di opposizione – . Così è stato per quanto riguarda gli ambulanti – continuano – padri e madri di famiglia che lottano per portare il pane a casa con un lavoro già precario, presi in giro e mortificati a più riprese. Così è stato per quel progetto “Scuole sicure” con cui l’amministrazione Di Pangrazio ha dotato la città di un patrimonio di edilizia scolastica, modello in Italia, che includeva i progetti, già finanziati, per la scuola di via Puglie, destinato a ospitare le Mazzini-Fermi, o anche il campus di via Pertini, inclusivo della scuola di via Fucino: progetti lasciati a questa amministrazione e oggi al palo. Questa è una zona sismica, De Angelis avrebbe già dovuto consegnare questi benedetti lavori e restituire serenità ai genitori e sicurezza agli alunni, invece di stare a fantasticare su improbabili impieghi dei satelliti. Queste sono le urgenze della città, necessità su cui oggi è sceso il silenzio, salvo qualche sporadico annuncio dalla Propaganda di Palazzo, come per altri progetti finiti nel cassetto. Gabriele De Angelis si limita a gettare fumo negli occhi dei cittadini con il taglio del nastro a qualche opera – pure quelle di altri padri – e allo stesso tempo ad assumere decisioni disastrose per i cittadini, calando dall’alto come una mannaia scelte assurde, come lo scempio della pista ciclabile, così come realizzata, con la falcidia dei parcheggi e la progressiva desertificazione del centro. Rivolgiamo un invito al Sindaco, dopo quasi un anno e mezzo, del suo mandato, disastroso – chiosano i consiglieri – visto lo stato confusionale continuo che lo accompagna, De Angelis, per una volta, mantenga la parola: compia finalmente un atto di rispetto nei confronti degli avezzanesi e si dimetta, davvero, e non per finta come ha fatto in precedenza, in modo che i cittadini possano tornare alla urne già in primavera. Non c’è lo spauracchio del lungo commissariamento e si potrà ridare speranza alla città morente, una città che non ha mai vissuto, nella sua storia, un caos politico-amministrativo come quello attuale».
Questa, invece, la dichiarazione di De Angelis: «Quello che è accaduto ieri (l’altro ieri n.d.r.) sera è incomprensibile: una parte della maggioranza ha mandato deserto il consiglio con all’ordine del giorno punti importanti come l’approvazione del bilancio consolidato, necessario per continuare ad amministrare come stiamo facendo, con speditezza e concretezza, qualità apprezzate dall’intera cittadinanza per le opere inaugurate e quelle in itinere, come le scuole. Chiedo scusa alla città per quanto accaduto e auspico che i consiglieri riprendano consapevolezza del delicato ruolo che svolgono e che, con il senso di responsabilità che dovrebbe animare ogni amministratore, si arrivi rapidamente a un chiarimento sulle dinamiche, a me ignote, che hanno determinato questa spiacevole situazione».
Ora non resta che attendere il prossimo Consiglio, quello di domani 18 ottobre, e, al più tardi, quello del 22 ottobre dove si parlerà di mercato. Mercato settimanale del quale parleremo in altri servizi. In molti sono convinti che la maggioranza si presenterà compatta, salvo qualche mal di pancia nell’Udc e anche le molte irritazioni intorno alla figura di Boccia e della sua assessora di riferimento Marianella.
Chi invece avrebbe le idee chiare sarebbe i tre del gruppo misto, Luccitti, Di Stefano e Tudico, che qualcuno aveva già messo in maggioranza. I tre, al contrario, stamattina, interpellati, hanno smentito ogni qualsivoglia movimento ribadendo la loro posizione di opposizione ma nel gruppo misto. Restano i “Responsabili”, Aratari, Pierleoni, Dominici e Ridolfi, e le loro posizioni. Ma questo è un quartetto che, come noto, ci ha abituato a finali… mozzafiato.