AVEZZANO – A Luco dei Marsi si opera all’insegna della solidarietà e della attenzione ai più deboli: si doterà, infatti, la Chiesa di San Giovanni Battista di un montascale elettrico che permetterà alle persone con ridotta mobilità di accedere al luogo di culto. Il progetto “Stairway to Heaven” è segno di grande sensibilità e cultura sociale e coinvolge diverse realtà dell’associazionismo luchese. Verrà presentato sabato, 13 ottobre, alle ore 18.30, nella sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso. Promosso e proposto da “AnimaLuco” e “Angizia Color Fun”, il progetto si prefigge di raccogliere l’adesione delle associazioni cittadine e di tutte le componenti sociali luchesi, in un’azione collettiva e solidale. All’iniziativa, che sarà anche un banco di prova per la capacità della rete sociale cittadina di dare vita a sinergie importanti, si affiancherà il progetto, demandato agli Organi ecclesiastici competenti, del restauro del sagrato dell’imponente e centrale chiesa settecentesca di San Giovanni Battista, amatissimo luogo di culto ma anche prezioso luogo d’arte; l’auspicio è che la ristrutturazione del sagrato avvenga, se non contestualmente, a breve distanza di tempo. Il progetto per dotare la struttura del montascale elettrico è stato curato dall’ingegner Franco Di Gianfrancesco, con la consulenza della Soprintendenza e degli uffici ministeriali competenti; il macchinario, resistente agli agenti atmosferici, sarà videosorvegliato. La chiamata in campo dei promotori è rivolta a tutti i cittadini, cui rinnovano l’appello ad unire gli sforzi per realizzare un progetto a favore dell’intera collettività, dedicato, in particolare, alle componenti più deboli: «Essere parte di una comunità per noi significa operare attivamente per essa, nelle piccole e nelle grandi cose – rimarcano gli Organizzatori – quello che illustreremo in dettaglio sabato prossimo è un progetto di indubbio valore, che travalica ogni differenza e altri steccati. Invitiamo tutti a essere, fortemente, come noi luchesi sappiamo fare, vera comunità, viva e solidale».