AVEZZANO – Mercato settimanale del sabato ad Avezzano, il giorno dopo la grande manifestazione degli ambulanti, è il momento delle posizioni ufficiali della parti politiche in campo. Da una parte De Angelis e la sua amministrazione, dall’altra l’opposizione.
Questa la nota di De Angelis: «Si è tenuto questa mattina (ieri ndr) in Comune un incontro tra il sindaco Gabriele De Angelis e una delegazione di ambulanti che lavorano al mercato del sabato. Lo spostamento del mercato è stato pensato per ragioni di sicurezza – ha spiegato il sindaco – non per andare contro chi lavora ad Avezzano il sabato, in quello che è uno dei più grandi mercati della zona. Credo fermamente al fatto che il mercato possa essere migliorato, possa essere vissuto in sicurezza e che possa diventare maggiormente attrattivo per i visitatori che arrivano da fuori città. Ad oggi chi volesse arrivare dai paesi limitrofi trova difficoltà a parcheggiare, spesso si scoraggia per via del traffico e dell’intasamento che trova nelle vie del centro. Insieme agli uffici ho fatto diversi sopralluoghi nell’area della ‘campana’ e ho incontrato il direttore delle poste che si è impegnato per lasciare libero dalle auto l’intero parcheggio. È un’aria ampia e tutta la zona, come accertato dagli uffici comunali, raccoglie oltre 15mila residenti. Quando il mercato fu spostato con il sindaco Spallone la città non era quella di oggi. La zona nord di Avezzano raccoglie un bacino di utenza grande che sono certo sarà un potenziale. In questi mesi – ha continuato De Angelis – ho chiesto a voi di presentarmi quante più proposte fattibili da condividere. Solo qualche giorno fa ne è arrivata una nuova che però ancora non è stata visionata dagli uffici. Abbiamo approvato una delibera che prevede lo spostamento in via sperimentale. Chiedo di provare per quattro settimane, a partire da sabato 13. Per tutto il giorno tutta l’area di piazza Torlonia sarà interdetta in quanto alle 15 ci sarà l’inaugurazione di quella che sarà sicuramente la piazza più bella e frequentata della città. Questa amministrazione non vuole danneggiare nessuno e come scritto anche nella delibera, già da sabato prossimo ci possiamo nuovamente sedere ad un tavolo e concertare insieme soluzioni – ha concluso il sindaco – così come già abbiamo fatto in questi mesi. Il sindaco non ha mai chiuso le porte agli ambulanti e nemmeno vuole remare contro il lavoro degli ambulanti. Abbiamo pensato un’idea nuova di città che passa per la riqualificazione di alcuni edifici e di alcune aree, abbiamo progettato opere pubbliche che vanno tutelate ma non per questo danneggeremo il commercio. Intanto vi chiedo di sperimentare questa nuova collocazione e approfittare anche dell’entusiasmo che ci aspettiamo avranno gli utenti. Se non andrà bene, ci saranno altre soluzioni. I rappresentanti di categoria hanno preso l’impegno di riferire ai propri associati dell’incontro con il primo cittadino in modo da continuare ad avere con il Comune un approccio di apertura e di condivisione di intenti».
Di tutt’altro tenore, invece, la dichiarazione dell’opposizione consiliare che rimarca la chiusura avuta fino ad ora da De Angelis non solo contro gli ambulanti ma anche ad un confronto in Consiglio visto e considerato che i suoi uomini hanno fatto slittare il Consiglio sulla questione mercato settimanale al 22 ottobre, ovvero dopo le sperimentazioni. Una conferma della politica del “Qui comando io!” che difficilmente può trovare attenuazioni in qualche dichiarazione di occasione.
Questa la nota dell’opposizione: «Il sindaco Gabriele De Angelis acconsente a incontrare una delegazione degli ambulanti, sfodera la relativa delibera e chiede che si faccia la prova della dislocazione del mercato, come già disposto dalla sua Giunta: la Delegazione, in rappresentanza degli ambulanti, accetta di effettuare una prova che dovrebbe però durare una sola giornata, almeno negli accordi. Una risoluzione, di fatto,”Troppo tardi e troppo poco” per i Consiglieri di opposizione, che sollecitano un confronto urgente e realmente costruttivo. Manca ogni traccia di condivisione – hanno rimarcato Gianni Di Pangrazio, ex sindaco e consigliere di opposizione, il consigliere di opposizione Domenico Di Berardino, già presidente del Consiglio nella passata Amministrazione, Mario Babbo, consigliere di opposizione e capogruppo – . De Angelis doveva convocare il Consiglio ben prima: i Rappresentanti eletti di tutti i cittadini avrebbero potuto esprimere le loro posizioni e considerazioni ed egli, raccolte le istanze dei lavoratori e dei Rappresentanti delle associazioni di categoria, avrebbe potuto fare la sintesi di tutte le posizioni espresse dalle varie componenti, con l’obiettivo di raggiungere una decisione quanto più possibile condivisa, funzionale e corretta, nei modi e nei termini. Tutto questo non c’è stato, e ci auguriamo che non si perda altro tempo e si proceda in questa direzione. Il primo cittadino esca dalla torre e presti ascolto all’esasperazione di tanti padri di famiglia, è un suo dovere. Il compito principale degli amministratori è farsi garanti della concertazione tra le parti – sottolineano i Consiglieri – . È fondamentale garantire il confronto tra ogni componente. Questa è la via maestra per comprendere le ragioni di ogni elemento in campo. Il sindaco De Angelis ha dimostrato ancora una volta di non avere questa visione: le commissioni sono lo strumento principe per confrontarsi con serenità e in modo costruttivo, per arrivare a una definizione delle problematiche realmente ragionata, attraverso il democratico confronto tra i Rappresentanti eletti che, come maggioranza e come minoranza, si fanno portatori delle aspettative e delle istanze della città. Invitiamo il Sindaco e tutti gli amministratori a canalizzare gli sforzi nel creare le condizioni per ottenere nuovi posti di lavoro, non nel creare problemi a chi un lavoro, e pure per tanti aspetti già molto sacrificato, ce l’ha già e lo sta difendendo con tenacia”. Presenti, con i consiglieri Di Pangrazio, Di Berardino e Babbo, al fianco degli ambulanti anche in questa nuova giornata di protesta, i consiglieri Gianfranco Gallese, Roberto Verdecchia, Cristian Carpineta e, tra gli altri, Annalisa Cipollone».
Ora a parola passa nuovamente nel campo degli ambulanti e dei loro rappresentanti di categoria. Il dilemma è accettare o no la sperimentazione, proseguire con lo sciopero, andare direttamente a fare il mercato in altra zona, magari privata come il centro fieristico dell’Arap, munito di servizi e facilmente raggiungibile, provocando un mancato introito al Comune di Avezzano per almeno 120mila euro l’anno.