Salvate il soldato Ryan, titolava un grande film.
Riproporremmo lo stesso titolo per i nostri ragazzi in maglia azzurra, dopo la pessima figura nella prima uscita nelle qualificazioni ai campionati Europei, con ”salvate la nazionale”.
Già, perché se nessuno si rende conto in tempo che questa pessima gestione del calcio italiano, dopo averci fatto saltare ben 2 edizioni mondiali rischia di compromettere anche l’accesso agli europei(da detentori del trofeo),la cosa è davvero preoccupante.
È bastata la defezione di 3-4 elementi di natura tecnica sopra la media(vedi Chiesa)per far sì che la formazione messa in campo da Roberto Mancini fosse del livello di metà classifica della nostra attuale serie A.
Inutile girarci intorno, se Gravina & c. iniziano ad occuparsi del bene del nostro calcio anziché cercare fantasmi e facile giustizialismo, rischiamo davvero di passare le prossime estati da spettatori durante le rassegne calcistiche continentali e mondiali.
L’unico punto fermo è proprio Roberto Mancini che riesce a valorizzare al massimo quei pochi talenti che escono fuori dai vivai delle società che non fanno altro che guardare all’estero e portare in casa nostra a fare esperienza e minutaggio titolare ragazzi che poi ovviamente ci troviamo contro nell’ambito delle nazionali.
Eppure non è difficile capirlo soprattutto per chi dovrebbe fare questo mestiere, ovvero quello di regolamentare il calcio italiano.
Invece questi personaggi non fanno altro che riempire le prime pagine dei giornali con le loro ”attività” giustizialiste su presunte irregolarità di società calcistiche che hanno fatto girare, negli ultimi 10 anni, una grande quantità di danaro a favore di un sistema calcio italiano oggi in grande difficoltà.
Quanto accaduto a Napoli in Italia-Inghilterra è lo specchio di quel che sta accadendo nelle coppe europee.
Tante squadre ai quarti di finali delle varie competizioni, ma giocatori italiani che si contano sulla punta delle dita.
Che qualcuno intervenga, e subito.