di Donato Angelosante
CELANO – Momento d’oro per l’artista Rosa Noto. Dopo aver dedicato una vita intera alla creazione di costumi in epoca, organizzato e preso parte a una miriade di eventi a tema, aver già ricevuto il Premio Culturale Internazionale “Claudio Favoriti” Eccellenze della Marsica, l’artista si gode un altro meritato successo. Rosa Noto, presidente dell’Associazione culturale Leone Rosso che tra l’altro ha vinto il Palio della Giostra di Sulmona 2022, è fresca vincitrice del prestigioso Premio Antonio Galasso per la Cultura, presieduto dal critico d’arte Prof. Massimo Pasqualone. La cerimonia di premiazione si è tenuta nel corso del Francavilla Urban Festival seconda edizione e l’importante riconoscimento le è stato consegnato dal Presidente Onorario, il Console Italiano in Moldavia Dott. Roberto Galanti. Un premio che sottolinea le straordinarie qualità e capacità che Rosa Noto esprime con rinnovato talento ad ogni nuova creazione. Il suo campo d’elezione è la storia del costume medioevale che rievoca e reinterpreta seguendo la propria ispirazione e la solida roccia di saperi creata in anni di studio e pratica attingendo a piene mani da quella qualità che tutto il mondo ci invidia, l’artigianato italiano, quel saper fare che dal Rinascimento in poi è diventato un po’ il marchio di fabbrica ma anche l’esame da superare per chiunque voglia cimentarsi nell’arte del costume storico. Non c’è competenza se prima non si supera l’ostacolo della conoscenza e del saper fare, pratiche che l’artista ha consolidato nel tempo impiegato in anni di formazione, messa in pratica delle nozioni assorbite, contatto diretto con maestri che gli hanno regalato le chiavi d’accesso per poter far emergere liberamente le proprie qualità interpretative e creative. Entrare nell’universo di Rosa Noto significa accedere in un mondo in cui si viene rapiti dalla cura maniacale dei dettagli, le rifiniture a regola d’arte, l’uso sapiente dei colori ed infine, la cosa più importante, le preziose stoffe scelte con puntiglioso rigore, ben consapevole che ogni stoffa ha la magia di rievocare odori, sensazioni, emozioni, il sogno di un mondo perduto per sempre ma fortunatamente grazie all’ingegno dell’artista può rivivere in qualsiasi momento nella nostra mente e davanti ai nostri occhi, quasi ci fosse regalata la possibilità di indossare quegli abiti e diventare per un giorno un abitante di tempi lontani. La sensazione più evocativa quando si entra nel suo mondo è quella di sentirsi spiritualmente coinvolti in un’esperienza di elevazione, quasi le sue creazioni ci permettessero di vivere quelle epoche che comunque, in un modo o nell’altro, ci appartengono, sono stampate per sempre nel nostro dna e ci permettono di capire in un modo più profondo chi siamo, quali sono le nostre radici e di confrontarci con ciò che ci appartiene. Nessuno sa perché alcune creazioni in campo artistico ci colpiscono tanto e riescono a rapire i nostri sensi e altre invece ci lasciano del tutto indifferenti. Se così fosse gli artisti produrrebbero solo opere di valore senza perdere tempo in altre di poco spessore, ma così sarebbe troppo facile e tutti potrebbero fare tutto. Rosa Noto è riuscita negli anni a scremare dalla sua arte quegli orpelli che a conti fatti e sotto una lente di ingrandimento puntuale e rigorosa tolgono spazio all’unica cosa che conta veramente, l’emozione. Come ci riesce? Segreto gelosamente custodito nei meandri reconditi di quella genialità che chiamiamo atto creativo, la partogenesi di cui l’artista spesso è inconsapevole ma che lo contraddistingue con il marchio dell’unicità. Ecco appunto, le creazioni di Rosa sono uniche, come d’eccellenza è il suo universo in cui il solo imperativo è soddisfare la propria fame onnivora di arte allo stato puro, dove non conta la fatica, gli investimenti, il trascorrere del tempo, le rinunce, ma dove il sole che albeggia ogni mattina porta con se la voglia di stupire, emozionare, affascinare, rapire l’occhio di tutti quelli che entrano in contatto con i suoi costumi.