Serata dedicata alla grande danza, venerdì 3 marzo ore 21,00 nel Teatro dei Marsi di Avezzano, con il Balletto del Sud impegnato nello spettacolo “Traviata. Maria Callas, Il Mito”.
Nel doppio ruolo di Violetta Valery e di Maria Callas, la ballerina argentina Ana Sofia Scheller, stella internazionale della danza, prima ballerina del New York City Ballet e del San Francisco Ballet.
Lo spettacolo fa parte dell’abbonamento alla stagione musicale di Harmonia Novissima.
Coreografie di Fredy Franzutti su musiche di Giuseppe Verdi e Yannis Xenakis. L’omaggio a Maria Callas del Balletto del Sud per i 100 anni dalla nascita del soprano.
BIGLIETTI
Biglietti da € 15 a € 30 in prevendita ad Avezzano presso Libreria Ubik, Tabaccheria Fasciani, Punto Informativo, e a Tagliacozzo all’Info Point;
Per allievi di scuole di danza, musica e teatro è in promozione biglietto di € 10 in platea secondo settore e di € 5 in galleria, estendibile a docenti e familiari;
Biglietteria on line: https://www.diyticket.it/events/Musica/10261/traviata-omaggio-a-maria-callas-il-mito
Informazioni e prenotazioni al numero 329 9283147 – 392.0482900
Email: harmonianovissima@virgilio.it
Maria Callas morì nel suo appartamento parigino, al 36 di Avenue George Mandel, il 16 settembre 1977, per cause non ancora stabilite tra voci di suicidio, drastico dimagrimento e insonnia cronica, che l’aveva costretta ad assumere dosi sempre più massicce di psicofarmaci. Lo spettacolo procede immaginando che, negli ultimi drammatici momenti della sua vita, la Divina, sotto l’effetto dei pesanti psicofarmaci, sovrapponga, in un incubo, la sua vita a quella del personaggio di Violetta Valery, protagonista de La traviata, uno dei ruoli che più ha evidenziato il successo popolare della grande artista, anche grazie alle repliche del 1955 al Teatro alla Scala con la regia di Luchino Visconti. Entrambe destinate a morire abbandonate, malate, sofferenti e sole in un appartamento di Parigi con l’unica compagnia della cameriera. Per esaltare il momento angosciante e onirico, il coreografo Franzutti affianca alle musiche di Giuseppe Verdi quelle del compositore greco della grande avanguardia, Yannis Xenakis (coevo di Callas). Le sue celebri e dissonanti architetture sonore, che rielaborano la tragedia classica, concorrono a creare le atmosfere drammatiche prodotte dalle allucinazioni, illusioni e deliri della Divina Callas. Il questo incubo il soprano, non solo soffre per l’abbandono dell’armatore Aristotele Onassis, ma rivive anche altri drammatici momenti: come l’ispezione dei nazisti nella sua casa di Atene, l’aborto a cui fu indotta da Onassis dopo il ripetuto e crudele rifiuto di sposarla, e altri momenti della sua vita che, come si dice, scorre davanti agli occhi di chi sta per lasciarla. Alfredo Germont e Giorgio Germont sono interpretati dai primi ballerini Matias Iaconianni (Argentino) e Alexander Yakolev (Russo), con loro in scena i solisti e il corpo di ballo della storica compagnia di danza, composta da professionisti provenienti da tutto il mondo. I costumi dello spettacolo sono ricostruiti grazie a preziose immagini fotografiche, sia della Callas nei ruoli che l’hanno resa celebre, che della sua vita privata fuori dalle scene. Lo spettacolo che fin dalle sue prime repliche del 1994 (la versione definitiva è del 2007, realizzata con un supporto speciale della Provincia di Lecce in occasione dei 30 anni dalla morte) ha avuto successo di pubblico e critica, ha ricevuto nel 2010 un riconoscimento, una medaglia d’Argento dal Comune di Sirmione, come evento di qualità per le celebrazioni di Maria Callas.