TAGLIACOZZO- Ancora un attimo Mister, ancora un saluto. In questo lunedì mattina, la SS.Annunziata era troppo piccola per la grande emozione della folla presente ai funerali di Fernando Colizza.
Un uomo di forza, di tenacia, di coraggio. Un uomo dedito alla famiglia, al suo lavoro, ma con il cuore sempre sul campo da calcio. Sì, perché è in quella grande arena verde che la passione lo spinge verso grandi traguardi.
A partire dagli inizi della carriera con la Pro Vasto, quando nel 1969, la squadra conquista la promozione in Serie C. Poi li ritorno in Marsica, dove Colizza trova grandi soddisfazioni con l’Avezzano Calcio.
La vita “cresceva”, e il Mister, da una parte, viene chiamato al lavoro dal Comune di Avezzano, dove ancora oggi lo ricordano per la grande gentilezza e la disponibilità verso il prossimo. Dall’altra, l’amore lo trasferisce a Tagliacozzo e con Maria ha due figli Annalisa e Lorenzo.
Il cuore, però, non riesce a stare troppo lontano dal campo, tanto che vive vicino lo storico stadio “Leo Attili”, ma soprattutto torna protagonista in veste di allenatore. Gli anni migliori sono con le giovanili dell’Avezzano e nella seconda metà degli anni ’80, Colizza porta la squadra dalla sezione giovanissimi ai berretti, arrivando a giocare importanti spareggi con il Pescara di De Santis e Margiotta, giocatori che hanno poi trovato spazio anche in serie A.
Quell’anno, con Fernando in panchina, i giovani dell’Avezzano arrivano a disputare partite di altissimo livello contro il Perugia di Gattuso, la Lazio e la Roma. Il mister continua il suo percorso con la juniores dell’Avezzano e trova il suo ultimo glorioso successo con i biancoverdi del Tagliacozzo nel 2009, conquistando il campionato di Prima Categoria.
Tra i suoi amori per lo sport, non poteva mancare anche quello per il tennis, passione ereditata in particolare dal figlio Lorenzo che con la racchetta ha raggiunto categorie di vertice a livello regionale e nazionale. Fernando, invece, preferisce sedere sul trono arbitrale e nel 2019 riceve un importante riconoscimento dalla Federazione Abruzzo-Molise.
Purtroppo, nel 2017 una grave ischemia lo aveva già colpito, rendendo difficili i suoi ultimi anni. Ci lascia sabato 28 gennaio, con un vuoto profondo nel cuore. Centinaia di messaggi da quelli che un tempo erano i suoi ragazzi, cresciuti sul campo di pallone con quei valori di impegno, sacrificio, e costanza fondamentali in ogni campo della vita.
I saluti emozionanti anche dei colleghi del lavoro, e di chi semplicemente lo conosceva come una persona disponibile, sincera e forte.
Ciao Ferna’, insegna a giocare a qualcuno lassù. Magari puoi dare qualche consiglio a Pelè.