“Dalla Relazione della Corte dei conti sullo stato finanziario del servizio sanitario regionale emerge con nettezza ciò che lamentiamo da mesi: il deficit della sanità è strutturale e i costi non sono compatibili con la sostenibilità del servizio, questo a prescindere dalla gestione dell’emergenza covid. Nei fatti succede ciò che abbiamo più volte denunciato in questi mesi: senza programmazione ci sono minori servizi, costi alle stelle, pazienti in fuga e investimenti fermi”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci.
“Nonostante la mole delle risorse che ha avuto a disposizione a fronte della pandemia, il Governo regionale in questi quattro anni non ha programmato nulla – incalza Paolucci – e in assenza di atti e provvedimenti, non solo i servizi sono diminuiti in modo considerevole, ma sono lievitati tutti i costi e gli abruzzesi sono costretti ad andarsi a curare fuori, anche a causa delle lunghe attese delle prestazioni, anche quelle oncologiche. Mentre ciò accade, centinaia di milioni di euro per la rete ospedaliera restano fermi. Questa è la sanità abruzzese dopo quattro anni di centrodestra, un salto indietro di almeno dieci anni che la comunità non merita”.